"Nuozzuli", il prossimo libro di poesie di Giulio di Malta su usi, costumi e lingua della nostra civiltà contadina
Per la prossima estate, dovrebbe uscire l'ultimo libro di Giulio di Malta,. Dalla bozza inviataci in anteprima, ne abbiamo tratto, la presentazione dell'Autore, e una delle poesie in essa contenuta.
A beneficio di tutti i nostri navilettori, in particolar modo degli Aiellesi nel Mondo.
A beneficio di tutti i nostri navilettori, in particolar modo degli Aiellesi nel Mondo.
Perché "Nuozzuli".
di Giulio di Malta
Un
antico proverbio dice: "verba volant, scripta manent”, le parole
svaniscono nell’aria, gli scritti restano. Verità sacrosanta con
l’aiuto della quale, proprio attraverso le scritture e le
rappresentazioni grafiche o di colore, noi abbiamo conosciuto
usi, costumi, lingua dei più antichi e svariati popoli della Terra.
Con le liriche che seguono, si vuole tramandare a quelli che
verranno attrezzi, materie prime, cibi caratteristici che altrimenti
andrebbero perduti di un’epoca che ha avuto evoluzioni drastiche e
gigantesche grazie alla intelligenza dell’uomo. Si vogliono
immortalare e far conoscere cose che sono destinate a sparire o sono
già sparite almeno nella loro forma primordiale.
La Raccolta è
costituita da modeste liriche che vogliono ricordare le piccole ma
essenziali cose della vita contadina e paesana che la civiltà dei
consumi ha riposto nel dimenticatoio. Sono piccoli flash pronti ad
illuminare con la loro flebile luce un mondo in cui sempre viene
santificato il dilettevole e sacrificato l’utile e
l’essenziale.
”Verba volant, Nuozzuli Manent”.
U
Tilaru
A
ogni casa Patrunale,
biellu, viecchiu
o assai quatraru,
ere
usu, assai normale,
possedire, nu
Tilaru.
Fattu
ntieri o compricatu,
ccu
pedali e pettinissa,
ìed’attrezzu
delicatu,
ccu “navetta” ppe
badissa.
Quattru
piedi, arriedi u vancu,
aste, rulli, tendituri
fattu
e cerza o lignu jancu,
vrundu
lignu mai culuri.
Ammucciatu
in sottoscala,
Rre, in
cambar’assolata,
cum’u
cantu da cicala,
fa
la juta e ritornata.
A
Cummari o la Patruna,
a
Quatrara o a Serbitura,
ccu
ntonata e na canzuna,
fadi
grande tessitura.
Aiello
Calabro 10 Aprile 1972
Commenti
Posta un commento
Salve. Grazie per il commento.
Il curatore del Blog fa presente che non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori. I commenti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o contenenti dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy, verranno cancellati.