Il Quotidiano del 16.02.2014, pag. 49 Il 18 febbraio 1915 , a Firenze, moriva il calabrese Costantino Arlìa. Nella vita era stato magistrato di professione e filologo per passione. Tra le sue pubblicazioni più note, il “Lessico dell’infima e corrotta italianità” che scrisse insieme a Pietro Fanfani. La competenza filologica e lessicografica acquisita, nonché le numerose pubblicazioni a tema, fecero dell’Arlìa un autorevole linguista, tanto da essere chiamato a far parte dell’Accademia della Crusca. A lui, per esempio, si deve l’introduzione, nel 1902, di un termine di grande fortuna come “pubblicità” al posto del francese “recláme”. Per il centenario della morte, che sarà appunto nel febbraio del prossimo anno, avevamo espresso, tempo addietro, l’auspicio che venisse celebrata la ricorrenza con un convegno, che fosse magari ripubblicata qualche sua opera, o che fosse oggetto di studio nelle Università. ...