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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

Un ricordo in poesia di Oreste Signorelli

Da Franco Pedatella, riceviamo e postiamo. Per il professore Oreste Signorelli. Onora, Amantea, i figli tuoi, specie se meritevoli di affetto perché hanno dato lustro agli anni tuoi ed han guidato i giovani e corretto! Tra lor c’è anche Oreste Signorelli, di tanti alunni guida e professore, venuti al Liceo da giovincelli e di saper poi ricchi in mente e in cuore. Or li ha lasciati col dolore in cuore, ché ascendere su in ciel fu il suo destino, ma intorno sparge ancor sapere e amore, giovialità per chi gli fu vicino, mentre il sorriso il labbro ancor gli move e avvinti l’amicizia a lui ci tiene. Amantea, 1° febbraio 2022 Franco Pedatella

Per Claruzzo Segreti che ha chiuso l’edicola

Da Franco Pedatella riceviamo e postiamo. Per Claruzzo Segreti che ha chiuso l’edicola. Torno da Roma e trovo la notizia: Claruzzo i giornali piú non vende. Mi toglie questo annuncio ogni delizia e tristi il guardo, il cuor, la mente rende. D’incontro e scontro, ma ritrovo grato era il negozio, di vie e idee incrocio. Di salde idee Claruzzo sempre armato la guerra combattea con buon approccio di modi a volte duri ma affettuosi, e sempre con gentile piglio amico, quai son talora i torbidi marosi che a riva impulso cessano nemico. Accanto avéa la dolce e cara sposa, Maria, che con modi assai garbati sapéa far sí ch’ei giusta avesse posa nel sostenere i duoi princípi amati. I due fratelli stavangli vicino: Franco, di note musicali autore, e l’altro, lo storiografo Cenzino. L’edicola era al centro d’attenzione. La foga or viene meno del guerriero e tace quella voce penetrante. Tutta Amantea se n’ duole e il circondario, perch’ella di passione luogo ardente era civil, politica e morale. Vi

Una poesia per Giulio di Malta, di Franco Pedatella

Riceviamo da Franco Pedatella un componimento a ricordo di Giulio di Malta. Ppe Giuliu ‘e Mavuta. (Ppe Giuliu Di Malta). Jíe ppe lle vie parole a rruozzulare, ca de l’anticu avissenu ‘u sapure ed allu core sânu ben parrare e ccose belle sânu ricordare; ppe lle campagne ràdiche ‘e pittare e ggrita ppe ffigure belle fare, c’avissenu i culuri d’ ‘a natura e all’uommini parrassenu intr’ ‘u core. ‘U riestu d’ ‘a jurnata po’ ‘u passave a ccecaliare ccu ll’amici ‘e core; e ppo’ passave all’arte d’ ‘u pitture: culuri ccu ppinnielli sapíe usare. Senza cravatta, ccu giacca e ccappottu jíe. Curríe appríessu sempre a ‘nnu pallune e ssempre rimaníe ‘nnu giuvenottu e ffrisca manteníe chista passione.. Mo’ ‘u chjangenu i tifosi juventini ch’illu teníe allegri e ccumbattivi, pronti a zumpare quandu i bianconeri ‘n classifica d’ ‘e squatre erenu i primi. Vulíe nun sulu vídere jocare, ma puru ‘u pallune palleggiare e ppo’ intr’ ‘a porta ‘u biellu gollu fare dopu c’avíe aspettatu ‘u traversune. Priestu ‘

Perché non digitalizziamo il Cimitero di Aiello Calabro?

Domenica pomeriggio (6 marzo 2022), ho fatto una breve visita al cimitero di Aiello Calabro per salutare parenti e amici. Mentre camminavo tra le tombe, ho pensato che tra qualche anno, come è già successo con le vecchie sepolture i cui resti sono stati raccolti in un ossario, si perderà memoria di chi ci ha lasciati decine e decine di anni fa. E allora, ecco una piccola idea per tramandare il ricordo dei nostri defunti. Perché non digitalizziamo ogni singolo trapassato? Basterebbe fotografare ogni tomba, la foto del deceduto e i suoi dati da immettere in un database. Si potrà fare magari nel prossimo futuro con un progetto di servizio civile dedicato a questo compito. Ho chiesto cosa ne pensassero il Comune di Aiello e gli Aiellesi nel Mondo in un post nel gruppo Facebook “ Aiello Calabro (Cs) ” e per molti iscritti l’idea è certamente da attuare. Del resto, anche nel vicino comune di Lago sono già all’opera da tempo. In aggiunta, l’amico Pino Cino, dei  Laghitani nel Mondo , mi ha se