SERRA D'AIELLO – Il
Comune guidato dal sindaco Giovanna Caruso revoca la gestione
dell'Antiquarium e del parco archeologico di Cozzo Piano Grande al
gruppo Alybas che anima e corpo ha dato, dai primi anni duemila, nel
progetto di ricerca di Temesa. I ragazzi con la passione
per l'archeologia, già da quando si sono costituiti in associazione
dall'aprile 2003, hanno partecipato a tante campagne, mappature,
ricognizioni, in collaborazione con la Soprintendenza archeologica
calabrese, con università e diversi studiosi, e materialmente
scavato tante tombe, portando alla luce tesori che il sottosuolo di
Serra d'Aiello, e del comprensorio, custodiva e custodisce. Ma non
solo. Hanno poi gestito il museo archeologico (dal 2007) e il parco
(dal 2009). Hanno appassionato e coinvolto i visitatori di questo
lembo di Calabria, non solo mostrando e spiegando i reperti
ritrovati, ma hanno pure immaginato un futuro più roseo per tutto il
territorio del basso Tirreno cosentino, puntando allo sviluppo del
turismo culturale.
I sogni ora si sono
infranti. La Giunta del piccolo comune ha deciso, per ragioni che
sembrano incomprensibili, di revocare al gruppo Alybas, “per motivi
di opportunità e convenienza”, la gestione del parco archeologico
e del museo Antiquarium che a breve sarà riconsegnato
all'amministrazione comunale dopo i lavori finanziati per 400 mila
euro dalla regione Calabria.
Il Quotidiano 13.01.2016 |
Circa le motivazioni che
il comune lega al dissesto finanziario, c'è da dire però, che
secondo quanto riferito dai responsabili dell'associazione
archeologica, sia il museo che il parco archeologico, in termini
economici, non hanno mai gravato sul bilancio comunale. In
particolare, la gestione del parco prevedeva un contributo annuo per
la pulizia, ricevuto solo il primo anno. “Di fatto, l'attuale
amministrazione - sostengono gli archeologici di Alybas - non ci ha
mai dato un centesimo. E noi comunque non abbiamo preteso soldi,
sapendo le condizioni finanziarie del comune, continuando a pulire il
parco a nostre spese”.
Comprensibile la
delusione per essere stati messi da parte dopo aver fatto tanto, con
molti sacrifici e profondendo passione.
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