Passa ai contenuti principali

San Geniale ex voto del 5 febbraio 2024. Atto di affidamento del paese al Santo Patrono



Atto di affidamento
O Martire invitto di Cristo e nostro prestantissimo Patrono
gloriosissimo San Geniale,
io, Luca Lepore,
Sindaco di questa Città,
a nome e per conto di tutto il popolo di Aiello Calabro
prostrato dinanzi alle tue sacre Reliquie,
che sono il tesoro e il vanto della nostra terra,
ti offro questo cero
a felice soddisfazione del perpetuo voto
che i nostri padri, piagati dalla tragedia del terremoto,
formularono in tuo onore nella drammatica ora del 5 febbraio 1783.
Accettalo benigno
o Martire bambino,
e continua a vegliare sulle sorti della nostra cara Aiello
che a te si affida con animo fidente
e con i sentimenti più vivi di gratitudine e di riconoscenza.
Allontana da noi i mali terribili
che troppe volte ferirono questo popolo
e ancora oggi minacciano di ferire
la vita e l’incolumità nostre
e dei nostri figli.
Ottienici da Dio Onnipotente,
per intercessione dell’Immacolata Vergine Maria,
di essere preservati dai terremoti, dalle carestie,
dalle alluvioni, dai contagi, dal fuoco.
Ma ancor più, o glorioso Martire,
ottienici di essere preservati dal terremoto dell’odio
dalla carestia dell’abbandono della nostra terra
dall’alluvione dell’indifferenza verso i più piccoli e gli anziani
dal contagio dell’invidia e della superbia
dal fuoco del femminicidio e della vendetta.
E giacché tu sei il nostro Patrono,
degnati di accettare la cura ed il governo di questa Città
che dal 1667 tu ami, prediligi, proteggi
e con sollecitudine fraterna accompagni nel cammino della storia.
Prega per noi, o Martire bambino,
e ottienici da Dio Onnipotente
per i tuoi meriti e la tua preghiera costante,
il lavoro e la provvidenza quotidiana,
la salute del corpo e la salvezza dell’anima,
ogni grazia e ogni celeste benedizione.
Così sia.
___

San Geniale, l’Immaculatella e S. Antonio da Padova di nuovo insieme per ricordare la protezione su Aiello dal terremoto del 5 febbraio del 1783

AIELLO CALABRO, CS – La ricorrenza di San Geniale ‘e vutu (ex voto) del 5 febbraio risale al 1783 quando un terribile terremoto distrusse le Calabrie. Aiello, miracolosamente, patì la morte del solo castellano e per lo scampato pericolo, in segno di ringraziamento, di penitenza e di devozione, da quella data, si rinnova questo voto. San Geniale, che è patrono di Aiello dal 1668 - di cui diremo brevemente a seguire -, veniva così portato in processione per le vie del paese insieme alle statue dell’Immacolata e di S. Antonio da Padova. La tradizione della processione, però, nel tempo è andata affievolendosi e da alcuni decenni non si tiene più. 
Da quest’anno, la Parrocchia di S. Maria Maggiore, retta dal Sac. don Jean Paul Mavungu ed il Comune di Aiello Calabro hanno voluto ridare nuova linfa alla giornata votiva con una serie di iniziative. Intanto, con l’esposizione in chiesa avvenuta durante il novenario (dal 27 gennaio al 4 febbraio) della statua del Santo Patrono con accanto l’Immaculatella e S. Antonio da Padova (queste ultime hanno bisogno urgente di essere restaurate al più presto). Una trìade inconsueta che ricordavano solo i più anziani. 
Altra iniziativa è stata il convegno a cui hanno partecipato le scuole locali, tenutosi il 2 febbraio nel teatro comunale dal titolo "San Geniale Martire Patrono di Aiello - Fede, Storia, Tradizione e scienza" al quale hanno preso parte storici, geologi e rappresentanti della protezione civile regionale. Un convegno organizzato dall’Amministrazione comunale “per ripercorrere il culto del Nostro Santo Patrono e trasmetterlo alle future generazioni affinché non se ne perda mai memoria”. Naturalmente, nel convegno non si è parlato solo del culto religioso, ma anche delle buone pratiche di prevenzione, con particolare riferimento ai terremoti. 
Si è replicato, per la sola parte storica, anche domenica 4 febbraio, dopo la prima messa della mattina, con un approfondimento sull’origine del culto per S. Geniale curato dallo storico dell’arte Gianfrancesco Solferino
Il 5 febbraio, infine, per la festa di voto, nella chiesa di S. Maria Maggiore, sono state celebrate le previste funzioni religiose: alle 9 e alle 11 con l’offerta al Santo Patrono del Cero Votivo (che sinora era prassi svolgersi durante la festa solenne della prima domenica di maggio), e con l'atto di affidamento del Paese di Aiello Calabro a S. Geniale da parte del Sindaco Lepore, a cui è seguita la Santa Messa. 
Nel pomeriggio, alle 17, la conclusione della giornata votiva con i Vespri Solenni del Santo Martire San Geniale. 

La storia in breve di San Geniale 
San Geniale, la cui storia si potrà trovare con più dettagli su Santi e Beati è un martire del terzo secolo, che sotto Diocleziano diede la vita per affermare i valori della sua giovane fede. Le sue Reliquie, conservate nella catacombe di S. Lorenzo in Roma, vennero donate per intercessione del cardinale Cybo alla universitas aiellese di cui la sua famiglia era feudataria. La cassetta con le ossa, ed un’ampolla di sangue, giunsero ad Aiello nel 1667, il 26 di luglio, e furono custodite nel monastero degli Osservanti. Dal 6 maggio 1668, domenica, con la verifica dei sigilli della cassetta, alla presenza dell’inviato del vescovo di Tropea, venne acclamato dal popolo aiellese come patrono della città. Da allora, la tradizione del culto si perpetua ogni anno nella prima domenica di maggio. E dal 1783 anche il 5 febbraio. 

Commenti