Da Franco Pedatella riceviamo e postiamo.
Per Claruzzo Segreti che ha chiuso l’edicola.
Torno da Roma e trovo la notizia:
Claruzzo i giornali piú non vende.
Mi toglie questo annuncio ogni delizia
e tristi il guardo, il cuor, la mente rende.
D’incontro e scontro, ma ritrovo grato
era il negozio, di vie e idee incrocio.
Di salde idee Claruzzo sempre armato
la guerra combattea con buon approccio
di modi a volte duri ma affettuosi,
e sempre con gentile piglio amico,
quai son talora i torbidi marosi
che a riva impulso cessano nemico.
Accanto avéa la dolce e cara sposa,
Maria, che con modi assai garbati
sapéa far sí ch’ei giusta avesse posa
nel sostenere i duoi princípi amati.
I due fratelli stavangli vicino:
Franco, di note musicali autore,
e l’altro, lo storiografo Cenzino.
L’edicola era al centro d’attenzione.
La foga or viene meno del guerriero
e tace quella voce penetrante.
Tutta Amantea se n’ duole e il circondario,
perch’ella di passione luogo ardente
era civil, politica e morale.
Vi s’incontravan viri di pensiero,
che disponean dibattito leale
sí che ciascun dell’altro andava fiero,
e tanti poi comuni cittadini,
lavoratori ansiosi di sapere
ogni mattina a lor quali destini
voleva riservar chi avéa il potere;
e ad esser s’apprestavan sempre pronti
al giorno della lotta e alla riscossa,
allór che i comunisti dirigenti
per lor suonato avrian “Bandiera rossa”.
Aiello Calabro, 15 gennaio 2022
Franco Pedatella
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