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I 100 anni di Peppe Verduci

Peppe Verduci il 22 maggio di quest'anno avrebbe compiuto 100 anni. Un anno significativo perché ricorre il centenario della nascita del Partito Comunista, al quale aderisce a partire dal 1944.
Appena possibile, cercheremo di aggiungere alla sua militanza ulteriori informazioni, attingendo dagli archivi del PCI della Federazione di Cosenza, e dalla documentazione dell'Archivio di Stato di Cosenza.
Per ora, ricordiamo questa data, postando una brevissima nota biografica.

Nato a Lazzàro (Rc) il 22 maggio 1921, Verduci si trasferisce ad Aiello Calabro nel 1932 con la numerosa famiglia. Ancora giovane, dopo aver appreso il mestiere di falegname, apre una bottega. Nel 1943, assieme ad altri giovani, costituisce, ad Aiello, la prima sezione del Partito Comunista Italiano, di cui egli diviene dirigente, svolgendo una intensa attività politica. In seguito, farà parte del Comitato Federale di Cosenza. Dal 1956 al 1965, per due consiliature è stato sindaco di Lungro; poi presidente della Lega delle Cooperative; membro della Camera Confederale del Lavoro e dell'Alleanza dei Contadini. Sciolto il P.C.I., Verduci è rimasto comunista, militando nel partito di Rifondazione, e ricoprendo la carica di presidente dei probiviri nel circolo "Fausto Gullo" di Cosenza.
Ha pubblicato, nel 1999, il libro "Memorie di Lotta – Aiello Calabro 1943 - 1970" (edito dall’ICSAIC), in cui raccoglie le esperienze della sua militanza comunista e dove mette a fuoco le problematiche di una comunità che lo ha visto crescere e maturare, insieme ad una generazione di giovani dediti alla costruzione di una società improntata ai veri valori di una democrazia fattiva e concreta e non solo formale. Il libro – per il successo ottenuto – è stato poi rieditato da Pellegrini nel 2002. Sempre con la Casa Editrice Pellegrini, ha pubblicato nel 2003 “Poesie”; e nel 2004 “Aiello Calabro – Appunti sparsi”, Sono invece del 2005 “Stralci letterari” e “I miei dieci anni a Lungro”. Del 2006, invece, l’ultima fatica letteraria “Frammenti di storie e ricordi” (Pellegrini), in cui sono raccolte memorie e particolari avvenimenti che riguardano la storia politica e sociale di Aiello Calabro nell’immediato secondo dopoguerra.
Si è spento a Cosenza l'8 aprile del 2008. Riposa nel cimitero di Aiello Calabro, vicino alla cara moglie Peppinella.

Commenti

  1. Aiello non potrà mai dimenticare la figura e l'opera di Peppe Verduci. E' sempre presente nella mia memoria per quello che egli ha rappresentato nella mia storia personale fin da bambino quando, all'età di dieci anni, durante le elezioni comunali e provinciali del 1956, venivo fatto da lui salire sulla macchina della propaganda comunista ed invitato a parlare al microfono preannunciato da lui come "la voce di un figlio di lavoratore". In quell'occasione avevo anche fondato la sezione dei piccoli comunisti con sede in Vico Timpone nella viuzza sotto 'A Funtana d' 'u Làvuru, nata in concorrenza con quella dei piccoli democristiani con sede in località Valle. Dal balconcino in ferro battuto tenevo i miei discorsi e Peppe era sempre presente ed ispiratore. Ora al caro Vladimiro, mio compagno di classe oltre che di partito ed amico, va il mio abbraccio affettuoso. Franco Pedatella

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