Studio epidemiologico dei siti contaminati della Calabria. Un rapporto dell'Istituto Superiore della Sanità che parla anche del caso Valle Oliva
AMANTEA – Nel rapporto
dell'Istituto Superiore della Sanità appena pubblicato, curato da
Pietro Comba e Massimiliano Pitimada, di cui ha parlato ieri il
Quotidiano del Sud, c'è anche il caso Valle Oliva.
Lo studio, che si occupa
dei siti contaminati calabresi e dei fattori di rischio che questi
rappresentano per la salute, dedica un approfondimento anche alla
nostra vallata, interessata dall'interramento illegale di rifiuti
pericolosi. Si basa, per la descrizione della contaminazione presente
(diossine e policlorobifenili, e metalli pesanti), su un rapporto del
2009 del WWF e del Comitato De Grazia, mentre per i dati
epidemiologici circa la mortalità per tumori, rielabora un dossier
di Giacomo Brancati, relativo al periodo 1992-2001, effettuato su
incarico della procura di Paola. Dati ora aggiornati, in questa
pubblicazione dell'ISS, al periodo 2002-2012, e riferiti ai comuni di
Amantea, San Pietro di Amantea e Serra d’Aiello.
A guardare le tabelle a
corredo della pubblicazione (consultabile online accedendo al sito
dell'ISS), la mortalità generale nei comuni presi in esame è
sostanzialmente coincidente con quella attesa per tutte le cause, e
per tutti i tumori. Mentre, fra le malattie neoplastiche, si registra
un eccesso significativo di tumori esofagei. Eccessi significativi,
riscontrabili inoltre per il Morbo di Parkinson, l’epilessia,
l’infarto miocardico acuto e i disturbi circolatori dell’encefalo.
Le conclusioni a cui
giungono i curatori del rapporto – firmato da Comba, Pitimada e De
Santis del Dipartimento di Ambiente e connessa Prevenzione Primaria
dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma, e da G. Brancati del
Dipartimento Tutela della Salute e politiche sanitarie della Regione
Calabria – portano ad una indifferibile realizzazione di uno studio
epidemiologico più approfondito.
«L’analisi di
mortalità qui presentata – scrivono gli autori - costituisce un
primo contributo a tale studio, ma deve essere accompagnata da
un’analisi dei ricoveri ospedalieri» e «da uno studio di coorte
relativo ai soli residenti nella zona a ridosso del sito di
interramento illegale dei rifiuti pericolosi».
La Valle Oliva, come si ricorderà, è attualmente sottoposta a nuove
indagini scientifiche per completare l'analisi del rischio,
operazione che sta conducendo l'Arpacal, e propedeutica alla bonifica
o in alternativa alla messa in sicurezza dei siti inquinati.Scarica il rapporto
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RispondiEliminaJolly Rosso, confermata in Appello l’assoluzione per il portavoce del comitato De Grazia: «Posa non ha diffamato la società Messina»
http://www.comitatodegrazia.org/Blog/jolly-rosso-confermata-in-appello-lassoluzione-per-il-portavoce-del-comitato-de-grazia-posa-non-ha-diffamato-la-societa-messina.html
#ValleOliva | Ieri, a Catanzaro, dove è in corso l'assemblea annuale #Airtumn (Associazione nazionale #RegistroTumori), si è parlato anche della vallata dell'Olivo, oggetto di un capitolo dello studio epidemiologico dell'ISS (Istituto Superiore di Sanità). A tenere una breve relazione sulla questione è stato Massimiliano Pitimada.
RispondiEliminaIeri è stata anche l'occasione per l'ufficializzazione dell'accreditamento del Registro Tumori di Cosenza e Crotone. Auspichiamo che entro breve tempo i dati di incidenza di malattie oncologiche nel nostro Comprensorio possano essere aggiornati (al momento si riferiscono al triennio 2005-2008) e quindi pubblicati.