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In morte di Emilio Capparelli. I versi di Franco Pedatella


L’un dopo l’altro, anche Emilio è andato
tra i giusti donde niun fa mai ritorno,
u’ finalmente verità è sovrana
che il giudice supremo ha stabilito.

Il tuo sorriso, Emilio, la battuta,
che avevi sempre pronta sulle labbra
per far gradita la tua compagnia,
ancora mi risuonan nelle orecchie

ancora tese a Santa Maria
o alla Praca, allor sí frequentata,
che opportunamente era chiamata
“Piazza del Popolo” e veramente

luogo d’incontro era della gente
e vi fervèa l’oprar degli artigiani.
Tra questi l’ago tuo, i tuoi cuciti
avevan bella fama nel paese,

soddisfacean i gusti della gente,
del ricco, d’artigiano e contadino.
Dell’uomo il riso l’animo rivela
e portator si fa di sentimento

che alberga in petto ed altrui trasmette
il ben che nasce dentro e fuori frutta.
Or te ne vai solingo dopo tanta
allegra e divertita compagnia

che sempre a te d’intorno avesti viva.
Ma solo non sarai dove se’ atteso
con quell’affetto che sapesti sempre
a te d’intorno suscitare pieno.

Franco Pedatella
Aiello Calabro, 2 dicembre 2014 - Blog: francopedatella.com

Commenti

  1. Caro Franco, non sono bravo ad esprimere sentimenti con le parole, ma voglio semplicemente ringraziarTi per l'emozione provata nel leggere il Tuo scritto su Zio Emilio. Un abbraccio.
    Ermanno Capparelli

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