AMANTEA
(Cs)
– Evidenziare le criticità del distretto di Amantea e strutturare,
di concerto con i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale di
Cosenza, le opportune azioni di rilancio. Partendo da questo
presupposto le delegazioni municipali dei paesi afferenti allo stesso
distretto, unitamente alle parti sociali, si sono ritrovati ad
Amantea nella sala consiliare, per un incontro fortemente voluto dal
vice sindaco della città Giovanni Battista Morelli che ha moderato i
lavori unitamente all’assessore delegato Emma Pati.
Per
l’esecutivo la riunione è un primo passo per dare forza ad una
azione che veda in prima linea i sindaci e i sindacati uniti, con il
chiaro scopo di riaffermare la centralità del cittadino – paziente
nel processo di erogazione dei servizi sanitari. L’assemblea ha
approvato un documento congiunto che verrà sottoposto all’attenzione
del direttore generale dell’Asp Gianfranco Scarpelli ed alla
dirigente Giuliana Bernaudo.
«L’intento
– evidenzia lo stesso Morelli che esercita la professione di medico
– è dare un contributo concreto alla realizzazione di un servizio
sanitario locale più efficiente, capace di dare risposte adeguate ai
bisogni di salute dei cittadini. Una centralità dei cittadini che
deve trovare la sua concreta realizzazione attraverso un maggiore
coinvolgimento nelle diverse fasi di programmazione delle attività,
di valutazione della qualità dei servizi dal punto di vista degli
utenti e di tutela dei diritti, nel rispetto della vigente normativa
nazionale e regionale in materia. I continui tagli imposti dal
governo alla spesa sanitaria delle regioni rendono le risorse
economiche disponibili limitate, ma è altrettanto vero che migliori
livelli di efficienza nell’erogazione dei servizi possono essere
ancora recuperati, in particolare a livello territoriale attraverso
la corretta definizione dei principali strumenti di programmazione
fondati sulla rilevazione e sull’analisi dei reali bisogni di
salute del contesto socio-economico di riferimento. Vogliamo
trasmettere il messaggio che investire in prevenzione significa
recuperare somme ingenti nelle voci di spesa legate ai ricoveri e ai
trattamenti ospedalieri. Questo è il motivo per il quale è nato il
Poliambulatorio di Amantea. Esso è soprattutto un centro di
prevenzione che svolge una funzione di filtro che tende ad
alleggerire il ricorso al ricovero ospedaliero. Investire 100 euro in
prevenzione significa risparmiarne successivamente almeno 1000».
L’assemblea,
che ha registrato la partecipazione dei sindaci di Aiello Calabro,
Amantea, Belmonte Calabro, Cleto, Fiumefreddo Bruzio, Lago,
Longobardi, San Pietro in Amantea, Serra d’Aiello, ha messo in luce
alcune delle criticità che impediscono al distretto sanitario
nepetino di svolgere al meglio la funzione per il quale è stato
concepito: lunghe liste di attesa, forti ritardi nella sostituzione
dei medici specialisti assenti per motivi di varia natura, limitata
comunicazione con i cittadini che in caso di assenza improvvisa degli
specialisti non vengono prontamente avvertiti del disguido e carenze
nel sistema di prenotazione e di pagamento dei ticket. A ciò si
devono aggiungere le deficienze di tipo strutturale e organizzativo,
come il mancato potenziamento dell’attività di laboratorio, una
migliore programmazione dell’utilizzo del personale che spesso
viene messo in mobilità verso altre sedi, il mancato uso del
mammografo ai fini di un migliore servizio di prevenzione, il non
completamento della struttura che ospita il poliambulatorio (i fondi
per la struttura sono fermi in Regione), la mancata attivazione del
Nucleo di cure primarie che dovrebbe garantire le prestazioni di
medicina generale ai cittadini per la continuità giornaliera.
«Queste
criticità – conclude Morelli – se non adeguatamente governate
potrebbero incidere negativamente sulla qualità e quantità
dell’offerta sanitaria nel nostro territorio. Dobbiamo dunque fare
sistema per contrastare tutti quegli interventi che hanno come
conseguenza il possibile degrado dei servizi sanitari esistenti».
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