World Blood Donor day 2014. Anche la sede di #AielloCalabro e #SerraAiello alla giornata Avis di Reggio Calabria
Con
qualche giorno di ritardo, postiamo la notizia riguardante il World Blood Donor
Day 2014, tenutosi il 14 giugno scorso a Reggio Calabria.
Sabato 14 Giugno è stata la giornata del
donatore. Il World blood donor Day. Per l’occasione, tutte le sezioni calabresi
dell’AVIS erano presenti a Reggio Calabria, tra cui anche quella di Aiello
Calabro e Serra D’Aiello, per l’inaugurazione della nuova sede della Città
dello Stretto. Una occasione importante perché la struttura era un bene
confiscato alla ‘ndrangheta.
Per la Nostra sede, era presente la presidente
Leondina Vecchio.
Qui di seguito, un pezzo sulla giornata tratto
dal sito CityNow
Ci vogliono tensione ideale, tenacia e voglia di fare.
E’ questo il primo pensiero che mi viene in mente guardando alla nuova sede
sociale della sezione reggina Evelina
Plutino Giuffrè dell’Avis (Associazione
Volontari Italiani del Sangue)”. Con queste parole il presidente Antonio Romeo
ha salutato donatori e soci provenienti da tutta la regione, autorità e
cittadinanza intervenuti alla cerimonia del taglio del nastro nella nuova casa
dell’Avis che da oggi si sposta di pochi isolati, al numero 585 del Corso
Garibaldi.
“Si
tratta di una nuova eccellenza sanitaria - ha sottolineato il presidente Romeo
- con cui contribuiremo alla crescita del benessere della comunità reggina e
non solo. Grazie a questa unità di raccolta fissa, infatti, l’intera provincia
di Reggio Calabria sarà accreditata dal Centro Regionale Sangue, disponendo dei
requisiti minimi strutturali e gestionali in vigore dal 2015 in base agli
standard europei. Un sogno realizzato con tutte le forze a nostra disposizione
che abbiamo fortemente voluto e concretizzato”. Una giornata pregna di
significati che, dopo l’esperienza della sede dell’Avis di Gioia Tauro dello
scorso anno, torna a legare a doppio filo il valore etico e sociale della
donazione del sangue e della solidarietà al principio di legalità e
trasparenza. La nuova sede, progettata grazie alla collaborazione
dell’architetto Ignazio Ferro, è stata infatti allestita in un bene confiscato
alla ndrangheta assegnato dalla Provincia. L’Avis comunale di Reggio culmina
così i festeggiamenti per i suoi 60 anni di attività con l’inaugurazione della
nuova sede proprio in occasione della Giornata Mondiale del Donatore, il 14
giugno, istituita con DPCM nell’aprile del 2006. In questo giorno del 1868
nacque Karl Landsteiner, nobel per la Medicina nel 1930 che nel 1901 scoprì i
quattro gruppi sanguigni che oggi rendono la donazione del sangue, tessuto
prezioso ma irriproducibile in laboratorio, uno strumento in grado di salvare
vite e curare malattie onco-ematologiche. Giornata speciale anche per l’Avis
reggina. Il suo decano Vincenzo Romeo, tra i primi donatori e anima
dell’associazione, oggi compie 80 anni.
La
celebrazione della santa Messa al Duomo ha preceduto la sfilata con labari
sulla principale via cittadina, fino al numero 585 del Corso Garibaldi, il
taglio del nastro alla presenza delle autorità e la benedizione da parte di
Monsignor Vittorio Mondello, arcivescovo emerito di Reggio Calabria – Bova.
“L'Avis
è un'associazione di volontariato tra le più importanti in assoluto e questa
giornata - ha sottolineato monsignor Vittorio Mondello - ci
consente di riflettere sul significato autentico di buona azione, ossia un vero
e proprio gesto di amore che aspetta di essere compiuto. L'amore è stato un dono
di Dio all'umanità e noi oggi possiamo esprimere concretamente questo dono di
Dio attraverso l’offerta di noi stessi, quindi anche del nostro sangue, al
fratello o alla sorella in difficoltà”.
A
chiusura della mattinata, la conferenza stampa nella nuova sala convegni alla
presenza del presidente dell’Avis comunale di Reggio Calabria Antonio Romeo,
del presidente della Provincia Giuseppe Raffa, dell’assessore alla Cultura ed
alla Legalità Eduardo Lamberti Castronuovo, del direttore generale dell’azienda
ospedaliera “Bianchi – Melacrino – Morelli” di Reggio Calabria Carmelo
Bellinvia, figlio della baronessa Anna Bellinvia cofondatrice con la contessa
Evelina Plutino Giuffrè dell’Avis reggina 60 anni fa, e di altre autorità. Ha
moderato i lavori il consigliere regionale già presidente dell’Avis comunale di
Reggio Calabria, Mimmo Nisticò.
Un
ringraziamento particolare è stato riservato a tutte le maestranze che hanno
reso possibile questa inaugurazione, ai giovani dell’Avis reggina guidati da
Angela Chiara Costantino. Impulso fondamentale è stato quello della dottoressa
Laganà e del maggiore Bognanni dell’agenzia nazionale dei Beni Confiscati con
sede a Reggio e degli amministratori giudiziari Labozzetta e Mulonia. “E’ stato
importante aver potuto interloquire con l’agenzia per concretizzare la
dimensione sociale cui è sottesa la confisca dei beni – ha sottolineato il
presidente della Provincia Raffa - questa è la conferma che, data la mole
di beni da riutilizzare socialmente esistenti sul territorio, è importante che
l’agenzia resti a Reggio”. Gli fa eco anche l’assessore provinciale alla
Legalità ed alla Cultura, Eduardo Lamberti Castronuovo: ”Prosegue il percorso
di legalità, con valenza culturale e sociale, che l’ente intermedio ha già
avviato con l’esposizione dei quadri confiscati al museo della Magna Grecia e
che presto saranno esposti al palazzo della Cultura, in fase di allestimento”.
“Oggi
si inaugura un pezzo dell’azienda ospedaliera reggina – ha sottolineato il
direttore Bellinvia – con cui l’Avis collabora quotidianamente per garantire le
sacche di sangue ed emoderivati a chi ne ha bisogno”.
Hanno
voluto porgere il loro saluto il consigliere regionale Candeloro Imbalzano, il
consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri, il consigliere nazionale Avis
Alberto Ferri, in rappresentanza del presidente nazionale Vincenzo Saturni e
del presidente dell’Avis Emilia Romagna (gemellata con l’Avis Calabria) Andrea
Tieghi, il presidente dell’Avis Calabria Rocco Chiriano, il vice presidente
vicario dell’Avis Calabria Paolo Marcianò, il presidente dell’Avis provinciale
reggina Antonino Posterino, il direttore del Servizio Immunotrasfusionale
dell’azienda ospedaliera “BMM” Giuseppe Bresolin. Grande la partecipazione dei
donatori, di soci e di amici dell’Avis.
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