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SERRA D'AIELLO - Nel settembre del
1956, un ragazzino di soli vent'anni, calabrese di Serra D'Aiello (cs),
cresciuto in orfanotrofio, atleta delle Fiamme Gialle, saltava mt. 7.14 nel
salto in lungo, sfiorando il cielo azzurro di Roma con un dito. Seppure una
meteora nel mondo dell'atletica leggera italiana, Idolo Mario Rossi, quel
magico giorno saltò 99 cm in meno del record mondiale del mitico Jesse Owens
(mt.8.13) e 59 cm. in meno del record italiano dell'olimpico Arturo Maffei (mt.
7.73) risultato che lo portò ad essere considerato uno tra i primi tre atleti
italiani di quel periodo...chissà dove sarebbe arrivato se solo avesse deciso
di continuare...ma questa è un'altra storia...
A sette anni dalla sua
scomparsa, l'Amministrazione comunale del suo paesino natio, Serra D'Aiello (Cs),
ha deciso di intitolargli, in data 19 giugno 2013, alle ore 10.00, in Contrada
Serrati, un piccolo centro sportivo.
"Ciò costituisce per
tutti noi della famiglia - hanno riferito i parenti di Rossi - motivo di vanto e di orgoglio...grazie".
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