AIELLO CALABRO – La querelle tra AdP e il sindaco Iacucci sul diritto alla
trasparenza rivendicato dai consiglieri di minoranza, che dura da mesi e che
anche nell’ultimo Consiglio è stata tirata in ballo, continua anche sulle
bacheche del paese.
«È da mesi che l’amministrazione comunale, nella persona del sindaco –
scrivono i consiglieri di Alleanza di Progresso in un manifesto pubblico -, ostacola il corretto espletamento
del mandato attribuito a noi consiglieri negando l’accesso agli atti amministrativi relativi
all’erogazione dei contributi ai
soggetti che ne fanno richiesta».
«Vogliamo ricordare che il diritto
di accesso agli atti amministrativi sancito dalla legge n. 241 del 1990 – precisano -, mira
a tutelare gli interessi pubblici attraverso la verifica e il controllo degli
organi istituzionali dell’ente comunale al fine di garantire la correttezza e la trasparenza della procedura
amministrativa».
Secondo gli estensori del documento, «Negare tale accesso in modo
pretestuoso, facendo riferimento al diritto alla privacy non è una giustificazione, né dal punto di vista morale, né tantomeno dal punto di
vista legale».
«L’erogazione dei contributi – spiegano ancora i rappresentanti
dell’opposizione consiliare -, basandosi su fondi pubblici, deve essere inquadrata secondo principi di massima trasparenza che non
contrastano affatto con il diritto alla privacy di coloro i quali
avanzano le richieste in quanto il consigliere è vincolato al segreto
d’ufficio. Le risposte del primo cittadino sono disarmanti e ci amareggiano sia
come persone, quando dice che non vuole farci conoscere i beneficiari dei
contributi perché non si fida di nessuno, sia come consiglieri perché non
possiamo svolgere il nostro compito».
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