Una carriera, quella di Giannuzzi, nato nel 1947 ad Aiello Calabro (Cs), che si era costruito, dopo aver completato gli studi in legge e viaggiato in molte parti del mondo. Nonostante la passione per l’attività lavorativa molto impegnativa che lo teneva lontano dalla sua Aiello, non mancava però di ritornare in paese quando poteva, da solo o assieme alla famiglia, a trovare la cara e anziana zietta.
Nel 2004 era stato tra gli insigniti del premio “La Città del Sole”, per aver dato un valido contributo alla crescita culturale ed economica della nostra Calabria, con la competenza e l’impegno che da sempre lo hanno contraddistinto. La competenza indiscussa della sua professionalità era stata peraltro sottolineata, come omaggio alla memoria, pure nel corso della undicesima edizione 2006 del “Premio Excellent”, l’Oscar alla cultura dell’ospitalità italiana, promosso dal mensile specializzato Master Meeting, considerato l’evento più prestigioso della BIT milanese, vero e proprio punto di riferimento per tutti gli addetti ai lavori.
A distanza di qualche tempo dalla morte, memorie e ricordi della sua figura di uomo e di manager – già confluiti in un sito web (www.alfonsogiannuzzi.it) - sono stati raccolti anche in un libro la cui recente pubblicazione è stata voluta dal fratello Lorenzo, anch’egli top manager della Meridien Italia & Svizzera oltre che direttore di un eccellente complesso turistico in Sardegna, col quale Alfonso ha condiviso professione, interessi e passioni.
Il libro, come detto - che al pari del sito internet ha lo scopo di perpetuare il ricordo di Alfonso Giannuzzi e di non disperdere il suo enorme patrimonio di esperienze professionali e di vita accumulato negli anni e che la famiglia desidera diventi il suo testamento spirituale anche per le future generazioni - ospita decine e decine di aneddoti, testimonianze, innumerevoli attestati d'affetto e di stima «non tanto per il manager di successo - scrive il fratello Lorenzo nella presentazione del volume -, quanto soprattutto per l'uomo, da cui emerge tutta la sua straordinaria genuina umanità, il carisma, la grandezza d'animo, oltre che il grande attaccamento alla sue radici ed il suo gusto per le cose semplici che sono un p0’ l'antitesi del raffinato mondo alberghiero in cui aveva speso tutta la sua vita lavorativa».
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