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Caso presentazione libro Balzerani. Telefonata tra Iacucci e il Segretario del Sindacato di Polizia Coisp


MA IL  SINDACATO  RIBADISCE:  “BASTA  CON  ASSASSINI  OSPITI  IN  OCCASIONI PUBBLICHE  INVITATI  DALLE  ISTITUZIONI  DI  OGNI  COLORE  POLITICO.  SI DIA INVECE SPAZIO ALLE VITTIME OPPURE AI LORO FAMILIARI.”.

Iacucci
“Diamo  atto  quanto  meno  al  Sindaco  di  Aiello  Calabro  (CS),  di  non  essersi  sottratto  al  confronto”.  E’ quanto ha dichiarato Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia - dopo la telefonata dai toni cordiali, intercorsa nella serata di ieri sera, con il primo cittadino del comune cosentino che ha ospitato una terrorista (perché a nostro avviso dare a gente che si è macchiata di crimini orribili l’appellativo di “ex” è ammantare la storia di falsa ipocrisia dettata da un revisionismo che non  lava  il  sangue  versato  dagli  innocenti  né  restituisce  serenità  alle  famiglie). 
“Apprezziamo  l’onestà intellettuale  del  Sindaco  che  ha  ritenuto  opportuno  telefonare  per  spiegare  le  ragioni  di  una  scelta. E rispettiamo anche la libertà di scelta di chiunque. Il nostro non è un giudizio sulla persona, le nostre sono state  e  continuano  ad  essere  delle  osservazioni  che  riteniamo  legittime,  sull’opportunità  di  perpetrare  in quello che definiamo un malvezzo e cioè accreditare agli occhi della società, soprattutto quella giovane e in  fase  di  formazione,  degli  assassini,  come  gente  che  ha  lottato  per  un  ideale. 
Non  ci  piacciono  gli assassini giornalisti, quelli scrittori, quelli che vivono di comparsate Tv e ancor meno ci piace chi li invita, chi convince la platea che in fondo gli anni di piombo, che hanno insanguinato l’Italia, sono stati solo un errore  di  valutazione  dei  fatti  da  parte  di  qualcuno.  –  dichiara  Maccari  –  E  la  nostra  scelta  di  dire  in maniera netta e chiara il nostro no a determinate scelte non ha vesti politiche, ma è la voce di un dolore collettivo,  quello  delle  famiglie  private  dei  propri  affetti  in  nome  di  un  qualcosa  che  ancora  oggi,  a distanza  di  trent’anni,  nessuno  sa  dire  di  cosa  si  trattasse  con  esattezza.  E  ad  ascoltarli  –  continua  il Segretario  Generale  del  Coisp  -  in  fondo  si  capisce  che  neanche  loro  sappiano  dare  una  spiegazione logica  a  ciò  che  hanno  fatto.  Forse  perché  non  c’è  una  spiegazione  logica.  Come  non  esiste  una spiegazione  logica  agli  omicidi  di  mafia  o  alle  morti  causate  da  quella  delinquenza  definita  di  primo livello.  Perché  ad  una  morte  non  c’è  mai  una  spiegazione  logica. 
Chi  ritiene  di  aver  combattuto  per  un ideale politico, e per farlo ha ucciso degli innocenti, deve essere trattato al pari di un normale assassino. Il pentimento, che per altro non tutti dimostrano di avere è un sentimento privato di cui la società civile non vuole essere resa partecipe perché, per chi vuole crederci, il pentimento è un sentimento la cui sincerità può essere valutata solo lassù. Quindi – conclude Franco Maccari – rispettando l’Istituzione e la persona che  si  sintetizzano  nella  figura  del  Sindaco  di  Aiello Calabro  chiediamo  ufficialmente  di  porre  fine  alle uscite pubbliche di assassini. Non possiamo imporre delle leggi di mercato quindi non possiamo impedire a loro di scrivere libri e alla gente di comprarli, ma possiamo chiedere a chi rappresenta delle istituzioni o alla tv di Stato di non ospitare più degli assassini in delle occasioni pubbliche, soprattutto se la platea è composta di giovani. La storia, soprattutto così recente, non ammette opinioni di parte ma l’asetticità dei fatti che ognuno giudica secondo coscienza.”.
Comunicato Coisp (4/11/09)

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