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L’Albero di Natale con “Orfanielli” ad Amantea, venuto dal mare


Il testo viene composto in onore ed a ricordo dell’impegno e del lavoro dell’Auser di Amantea e dei suoi soci, che hanno voluto raccogliere e riproporre la tradizione degli “orfanielli” come “valori degli usi e costumi della marineria cittadina di Amantea, con l’iniziativa dell’Albero di Natale con Orfanielli.  L’indagine sul territorio e le sue tradizioni, condotta con competenza storica e passione civile dall’amico Antonio Cima, e le preziose informazioni fornitemi a riguardo dall’affettuosissimo prof. Antonio Perricone hanno stimolato la mia fantasia e ne sono nati gli endecasillabi che seguono.
Franco Pedatella


Quand’era Amantea tra mura chiusa
perché dovea difendersi da assalti
di chi voleva il porto conquistarne
e far rapina delle sue sostanze,

dall’acque affioravano “orfanielli”
che gioia e fuochi davano a famiglie
di pescatori, che sfidavan l’onde
per prenderli e portarli a mucchio in casa.  

Oggi quell’onde portano alle spiagge
non piú di piante rami o legni morti,
ma anime di naufraghi del mare,
di guerre, schiavitú, violenze e fame.

Dei pescatori i figli sulle spiagge
corrono ad accoglier gli arrivati,
scampati a morte fisica e morale,
per ospitarli a casa e dar ristoro.

Ride il selciato al passo di quei piedi,
ridon le porte al suono delle voci,
ogni vetrina ride, che riflette
i gesti di quei corpi stanchi e nudi.

Nuovi orfanielli allegrano Amantea,
talór la mano tendono al passante,
piú spesso i solchi avvivano assetati
o reggon corpi incerti nell’andare.

Son orfani di casa, madre e patria,
son orfani di vita progettata
al primo spiro e al raggio del mattino.
Son uomini, bambini, donne e anziani.

Fratelli son, che vengono a bussare,
e idealmente uniti a rami e tronchi
compongono quest’albero che viene
dall’onde e leva al cielo luce ed arte.

Organizzato ha l’Auser di Amantea
il lascito di antiche tradizioni
e, pur carente  in beni di finanza
ma ricca del bel far dei soci suoi,

raccolto ha per piazze, strade e spiagge
della memoria marinara i resti
e di parole ha fatto opre e oggetti;
con operose mani poi ha eretto

quest’Albero che vien dal mar ma è fatto
da braccia e intelligenze degli iscritti,
che con voler di ferro il tronco al cielo
hanno levato e i rami amore ha ornato.

È unico quest’Albero e inedito,
che si rivolge pure a voi bambini
di questo bel Consiglio Comunale,
perché ne siate eredi e testimoni.


Amantea, 7 dicembre 2019

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