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L’infiorata di Sant’ Antonio a Cleto


di Franco Pedatella

Gli alunni, i genitori, i professori
di questa generosa Scuola Media
di Cleto il selciato hanno adornato
di tanti bei motivi floreali,

per far di fiori bel giardin disteso
sopra le vie antiche e i vichi stretti,
su cui passâro secoli di storia,
ora di trilli fatta ed or di pianto.

Andati sono in giro ed han raccolto
in segherie e rigogliosi campi
sacchi di segatura colorata
e profumati petali di fiori

ed han composto al guardo dei passanti
belle figure e varie nei colori
e in forme che dïalogan col sole
e allegran gli occhi e portan festa al core.  

Quest’ornamento insolito è rivolto
al santo protettore del paese,
Santo Antonio, amato e venerato
Patrono, cui la scuola ha reso omaggio

nel giorno in cui ricorre la sua festa.
C’era il paese intero con l’icona,
portata a spalla da devote braccia
per strade e vie del centro, come un tempo,

e il giorno pria per strade di campagna.
In processione il Sindaco veniva
col gonfalone e fascia tricolore;
gli erano al fianco i Carabinieri.

Il Parroco animava di preghiere
il folto stuol di cittadini oranti.
A vigilar la testa del corteo
e dietro a chiuder stavan quasi coda

del Servizio Civile i volontari.
Spargéa solenni note musicali
la Banda della Valle del Savuto,
diretta dalla mano del maestro

Alfredo Chieffallo, cui passione
per l’arte ispira orecchio e avviva il cuore
e mano pause detta, ritmo e tono,
e il cuor di chi ode manda in visibilio.

Al lor passar festosa féano ala,
da aperte finestre e da balconi,
belle coperte, che infaticate mani
di donne casalinghe, come un tempo,

espongono ad accogliere il Patrono,
ben conservate in altri dí in baule
e tolte sol per queste pie occasioni,
quando la mente prega e il cuor va in gloria.

Il tintinnar delle campane a festa,
lo scoppio dei fuochi d’artificio
e a sera lo spettacol musicale
corona fanno al giorno della festa.

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