di Franco Pedatella
(Testo
ispirato dall’inchiesta giudiziaria “Mafia Capitale”)
Quant’eri
grande tu, mio Cincinnato,
che
ricevesti in candido vestito
i
sacri ambasciatori del Senato,
che
a te il potere offrivano su Roma!
Quanto
era grave il carco tu sapevi,
ma
lo accettasti in animo severo.
Ora
i novelli, che la Capitale
reggono,
sporchi sono dentro e fuori.
Pronti
a sorrisi finger per le vie,
mano
tenendo ascosa che ha ghermito
denaro
ai cittadini destinato,
dai
luridi misfatti traggon vanto.
Ma
fors’è a Roma alcun ch’ è Cincinnato
ignoto,
che tra i colli ancor s’aggira.
Ovra
incompreso da color cui vuole
giustizia
dare, la città pulire.
Gli
è certo avverso chi voléa frodare
tenendo
la città nel malaffare,
e,
nuovo Brenno, assedia il Campidoglio
con
grave brando in mano e con parola
ch’è
pari a greve palla di cannone.
Per
questo occorre aiuto al difensore.
Mòvasi
il maggior colle a sostenere
l’ovra
che al fin prefisso ha d’arrivare!
Franco
Pedatella
Commenti
Posta un commento
Salve. Grazie per il commento.
Il curatore del Blog fa presente che non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori. I commenti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o contenenti dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy, verranno cancellati.