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Amantea. Le celebrazioni per i 70 anni della Liberazione del #25aprile1945

Sono trascorsi settant’anni dal quel 25 aprile 1945 in cui, via radio, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani, proclamò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti. Fu quell’azione a creare i presupposti dell’Italia di oggi, libera e democratica. 
Allo scopo di non dimenticare quel momento storico così importante, i cui tratti salienti si ritrovano nella Costituzione repubblicana, la città di Amantea, insieme allo Spi – Cgil e all’Anpi, ha programmato una giornata dedicata al ricordo e alla festa.
Il delegato ai rapporti con le associazioni, Caterina Ciccia, ha strutturato un calendario di eventi per ricordare coloro che hanno perso la vita per la libertà delle idee. Nella mattinata del 25 aprile, a partire dalle ore 10.30, un corteo muoverà dal Palazzo Municipale per raggiungere l’area denominata “Case Sciollate” e poi fino al parco della Rimembranza, dove sarà deposta una corona d’alloro. Alla cerimonia, oltre che i rappresentanti istituzionali e sindacali, parteciperanno le forze dell’ordine e la banda musicale. Nel pomeriggio, alle ore 17 in piazza Amanteani del mondo, avrà luogo una mostra fotografica sulla memoria a cura di Antonio Cima ed una lettura di scritti e poesie che ricordano le battaglie partigiane. Sono prevosti anche gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni e delle sigle sindacali; alle 20.30 spazio all’intrattenimento con la band “Quelli del vecchio mulino”.
«Non senza commozione – spiega il consigliere Ciccia, insieme ai referenti della Cgil – ripristiniamo una celebrazione per riflettere e meditare su ciò che siamo stati e su ciò che saremo in futuro. È una giornata dedicata soprattutto alle giovani generazioni, alle quali è necessario insegnare i valori che hanno poi dato origine a ciò che superficialmente indichiamo come “25 aprile” ma che in realtà custodisce l’effluvio della libertà. Mi auguro che questa giornata possa consolidarsi nei prossimi anni, così come lo era in passato».
«La conoscenza di quel periodo storico così travagliato e complesso – rimarca il sindaco Monica Sabatino – forma il pensiero e le coscienze. Come ha ribadito anche il Presidente della Repubblica la Resistenza, prima che fatto politico, fu soprattutto rivolta morale. Questo sentimento, tramandato da padre in figlio, costituisce un patrimonio che deve permanere nella memoria collettiva Paese».

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