Tasse. Parla la consigliera Fenice Bossio: "Ecco perché mi sono astenuta su alcuni punti nell'ultimo Consiglio Comunale"
Avere un bilancio
fotocopia a volte è un bene, altre no perché purtroppo le
condizioni economiche e sociali sono cambiate e in peggio.
La tariffa sui rifiuti
vede un aumento di 0,50 euro. È vero che si deve coprire il 100% del
costo del servizio ma per una questione di equità sociale, a mio
avviso, il costo deve essere sostenuto in base al servizio che il
cittadino riceve. Il comune sostiene un costo fisso e uno variabile.
Quest’ultimo dipende dalle tonnellate di rifiuti che si conferisce
in discarica. Tale quantità proviene dal centro e dalle periferie. È
fuori dubbio che nelle campagne si produce di meno, tant'è che il
servizio di raccolta avviene ogni 15 giorni in media, a fronte della
raccolta quotidiana del centro. Questo aspetto, che per altro non è
nuovo alla discussione in seno al consiglio, unito al fatto che, a
mio parere, l'aumento avrebbe potuto essere più contenuto, non mi
hanno permesso di votare a favore di un bilancio che non va nella
direzione che vorrei per il paese.
La ripartizione delle
risorse, in particolare, non tiene conto di quelle che dovrebbero
essere considerate priorità. Ad esempio, la previsione di spesa per
la manutenzione ordinaria delle strade che è poco superiore a 15.000
euro a fronte dei circa 12.000 euro previsti per le festività e dei
circa 30.000 delle spese per contenziosi.
In sostanza è vero che
le risorse sono sempre più limitate ed è diventato difficile
garantire i servizi primari ma proprio per questo bisogna vedere dove
spendere i soldi e chiedersi "SONO SOLDI BEN SPESI?!?" La
risposta consente di fare una programmazione seria, ma tutto deve
partire dall'analisi dei bisogni principali della comunità.
Si potrebbe pensare, sin
da ora, per il prossimo bilancio, di attuare una delle parole che
più si utilizzano in campagna elettorale: “partecipazione”.
Il bilancio
partecipativo, adottato in molte realtà, è infatti una pratica che
consente a ciascun abitante di proporre e poi decidere, con la
votazione, in che modo usare alcuni fondi del Comune. E’ una forma
di democrazia diretta che consente al cittadino di influire
concretamente sulla gestione della cosa pubblica e sentirsi realmente
parte attiva.
Fenice Bossio
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