Passa ai contenuti principali

Discarica di Giani. Il comune di Lago ha pubblicato sul sito il progetto completo

 Qui il link ai file pubblicati dal Comune di Lago sul sito web ufficiale

AGGIORNAMENTO DEL 17.01.2014
COMUNICATO STAMPA
Nei giorni scorsi, la stampa e anche i social network hanno riportato informazioni riguardanti le discariche che il Comune di Lago e l’Assessorato regionale all’Ambiente stanno per realizzare, nonché notizie su una presunta discarica che sarebbe stata sequestrata dalla Polizia provinciale.
Sono informazioni mistificanti e notizie prive di fondamento.
E’ mio dovere, quale Sindaco del Comune di Lago, informare correttamente i miei concittadini e le popolazioni dei Paesi vicini su come stanno effettivamente le cose.
Intanto, comunico che sono previsti due convegni, uno nel Comune di Lago e l’altro nel Comune di Amantea, con l’intervento dei progettisti e di esperti del settore.
1. “La discarica abusiva sequestrata di circa 2.000 mq in località Giani”: non si tratta di nessuna discarica, ma soltanto di materiale ingombrante depositato abusivamente da persone non identificate. Per essa, l’Amministrazione comunale in data 19/12/2013, protocollo 3867, ha incaricato la società “Ecologia e Servizi” di Girifalco del ritiro, trasporto e smaltimento dei rifiuti ingombranti. In data 20/12/2013, la suddetta “discarica” veniva sequestrata dalla Polizia provinciale, e in data 24/12/2013 il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Paola non convalidava il sequestro effettuato dalla Polizia provinciale, disponendo l’immediato dissequestro da eseguire entro la stessa giornata del giorno 24 dicembre 2013, al fine di consentire all’Amministrazione comunale la bonifica del sito, peraltro già concordata con l’Impresa specializzata.
Le notizie riportate a mezzo stampa, inclusa quella fornita dall’emittente TELE TEN in data 7 gennaio 2014 a proposito di una discarica sequestrata a Lago (mentre, in realtà, sulla stessa si stava procedendo alla bonifica) sono, quindi, infondate, pretestuose e false.
Attualmente l’area è stata bonificata e si sta provvedendo a recintarla in modo che fenomeni di malcostume simili a quello evidenziato non abbiano più a verificarsi.
2.La vecchia discarica. Anche riguardo ad essa sono state scritte molte inesattezze, tra cui la lettera che il Comitato civico De Grazia ha indirizzato al Sindaco di Aiello Calabro e al sottoscritto, nella quale sostiene che la bonifica non è stata effettuata.
Devo dire con molto rammarico che il signor Gianfranco Posa, firmatario della missiva, ignora che il Comune di Lago ha eseguito un Piano di caratterizzazione dal quale non è emersa la presenza di nessun materiale nocivo o inquinante da rendere necessaria la bonifica del sito.
L’ARPACAL di Cosenza, infatti, nel suo parere riguardo all’analisi del rischio, attesta quanto segue.
A) I risultati analitici dei campioni prelevati ed analizzati separatamente dal laboratorio RST SRL e dai laboratori dell’ARPACAL del Dipartimento di Cosenza sono stati confrontati. La validazione dei dati analitici è stata effettuata secondo le procedure previste dalla legge e protocolli stabiliti dalle Agenzie regionali per la Protezione dell’Ambiente.
B) Si esprime parere favorevole sulle conclusioni raggiunte a seguito della caratterizzazione del sito e dei risultati dell’analisi del rischio del sito. Sebbene sia stata perseguita l’analisi più cautelativa, l’analisi del rischio non ha comportato il superamento della CSR per il paramento stagno; pertanto, non risulta necessario procedere alla bonifica della matrice del suolo.
A questi fatti documentati bisogna riferirsi, se si vuole evitare di diffondere notizie infondate, idonee a generare un allarme ingiustificato nelle popolazioni.
3. La nuova discarica. L’idea di realizzare una nuova discarica nel territorio del Comune di Lago risale all’anno 2008, quando l’on. Loiero presiedeva la Giunta regionale e il dottor Giuseppe Graziano era il dirigente del settore.
Il Comune di Lago ottenne un primo finanziamento di 200.000 euro per la progettazione. Venne emanato un bando nazionale, a conclusione del quale i lavori di progettazione e direzione lavori vennero affidati a GEOSTUDIO di Torino, specializzato nella progettazione di discariche in Europa e in Italia.
La progettazione seguì tutte le fasi previste dalla legge (preliminare, definitivo ed esecutivo), ottenendo tutte le autorizzazioni di carattere tecnico – ambientale.
Del progetto ne erano a conoscenza gli amministratori del comprensorio e i cittadini, dato che esso, come per legge, venne pubblicato su un quotidiano locale e sul BURC.
D’altra parte, i contenuti e le finalità del progetto medesimo vennero divulgati e discussi nel corso di incontri e convegni pubblici tenuti nella sala consiliare del Comune di Lago e ampiamente ripresi dalla stampa locale.
Nel corso dell’ultimo di tali pubblici incontri, tenutosi il 27 ottobre 2013 a Lago con l’intervento dell’Assessore regionale all’Ambiente on. Pugliano e di quasi tutti gli amministratori del comprensorio, è stato illustrato il progetto da parte dei tecnici redattori.
L’intervento in questione è stato riportato nei diversi Piani triennali delle Opere pubbliche sottoposti all’esame e approvazione del Consiglio comunale.
Desta sconcerto il fatto che oggi la minoranza consiliare di questo Comune chieda atti all’Ufficio tecnico, dimenticando che tali atti giacciono al Comune da quasi quattro anni e che, nel frattempo nessuno si è preoccupato di richiederli o di consultarli!
Oggi, che siamo alla fine di un operoso percorso pluriennale, ci si scopre ambientalisti (di facciata) e ci si dice contrari alla realizzazione della discarica, prospettando ai cittadini catastrofi ambientali e sciagure irreparabili, assumendo posizioni strumentali e pretestuose: strumentali, perché finalizzate a creare allarmismi ingiustificati, e pretestuose perché finalizzate alla mistificazione.
Si sostiene, tra l’altro, che la discarica è vicina al fiume Oliva, mentre essa dista da esso in linea d’aria circa un chilometro e mezzo.
Il Corriere di Calabria riporta il Comune di Lago come appartenente alla provincia di Crotone: tutto ciò perché nella testata del Piano di monitoraggio e controllo, a causa di un refuso informatico, si faceva riferimento ad un’impresa di Crotone, affermando, gravemente, che “la discarica di Lago aveva ottenuto i pareri manomettendo la documentazione”. Fatto gravissimo, quest’ultimo, perché il Piano di monitoraggio e controllo è costituito da molte pagine e non soltanto dal frontespizio, del resto prontamente rettificato dal Dipartimento Politiche dell’Ambiente, come acquisito agli atti del Comune in data 10/12/2013, protocollo n. 3754.
La discarica è progettata in modo che non possono essere smaltiti rifiuti pericolosi e con materiali tecnologicamente avanzati, brevettati e sicuri, utilizzati in altri impianti in Italia e in Europa. Inoltre, è prevista l’installazione presso il sito di un portale radiometrico in prossimità del sistema di pesa. E’ anche prevista la predisposizione di una telecamera di sorveglianza per il controllo di eventuali anomalie che dovessero insorgere all’interno del sito di discarica.
Non posso rispondere, in questa sede, a tulle le inesattezze che sono state scritte.
Mi riservo di farlo nei prossimi Convegni pubblici, invitando a partecipare ad esso tutti coloro che desiderano avere un’informazione più completa e corretta.
Comunque, l’intera opera può essere esaminata anche attraverso il portale del Comune di Lago.
L’assessore regionale on. Pugliano, nel Convengo del 27 ottobre scorso, ha richiamato le emergenze del sistema ambientale calabrese e ha dato atto al Sindaco di Lago di essere stato un pioniere e di avere affrontato la tematica ambientale con coraggio e lungimiranza. In quell’occasione, l’assessore Pugliano affermò anche che “Noi abbiamo ereditato un sistema frutto di una pluriennale gestione commissariale straordinaria e caratterizzato da alti costi, inefficienza e squilibrio tra le diverse aree della nostra regione. Voglio dare atto che il Comune di Lago è tra quei pochi Comuni che è realmente impegnato a rimuovere due gravi cause ostative ad una moderna politica ambientale: la psicosi delle popolazioni (spesso alimentata a sproposito) e la pretesa di produrre rifiuti in casa propria per poi smaltirli altrove”.
Desidero assicurare che il Comune di Lago continuerà ad operare con una attenzione peculiare alla tutela ambientale, alla salute dei cittadini e alla sicurezza del territorio.

Lago, 16 gennaio 2014             - Architetto Vittorio CUPELLI, Sindaco di Lago

Commenti