di Giulio di Malta
A quella piccola “Aquila
reale” che è stato mio cognato Pasquale Bianco, “refugium peccatorum” di tutti noi in ogni momento di bisogno,
sempre schierato in prima linea. Geologo, nato nel lontano Brasile, dopo una
visita al mio paesello, è colpito da una bruttissima malattia “l’aiellite acuta”.
Di questa, per tutta
la vita, ha studiato le varie sfaccettature, ma non ha trovato la cura adatta a
combatterla.
Pasquà! Cchi silenziu
ca regne stamattina!
Un t’hamu vistu, oje,
izare vulu.
A vecchjaia, u sacciu,
ìe nna ruvina,
ma tu sì tu, un sidi nu
“cuculu”,
Quandu la prima vota,
ha vistu Ajellu,
a gran sagliuta de la
casa mia,
te sidi nnamuratu du Castiellu.
Caru Pasquale! Ha fatt’a
fissarìa.
Aquila ppe natura e
sentimientu,
sì diventatu u rre da
cumpagnia,
ogni due lugliu, sempr’u
stess’eventu,
a Prucessione da
Madonna mia.
D’a Cappella alla
Chiazza, arriedi u carru,
Aiellu e lla “Patruna”
ha tantu amatu,
un s’’e verificatu mai
nu sgarru,
sì statu n’aiellise
affezionatu.
Ccu ssa partenza mo
alla ‘ntrasatta,
hamu perdutu tuttu,
simu suli,
ud’ìedi na sconfitta,
ma disfatta,
quando a “reale” ud’izedi
cchiù vuli.
Aiello, 10 ottobre
2012
Carissimo Giulio, dal tuo brano apprendo la triste notizia della dipartita del caro Pasquale. Ne sono davvero addolorato. Anch'io lo ricordo negli uffici del nostro Municipio, attaccato alle problematiche del nostro territorio instabile dal punto di vista idrogeologico, appassionato nelle discussioni, ricercatore ansioso delle risoluzioni. Poi era gioviale, aperto, amico, sempre cortese e sorridente. Mi piaceva anche quando con spontaneità buttava nella discussione qualche formula o citazione latina. Non era soltanto un tecnico. Per cortesia, partecipa i miei sentimenti di dolore alla famiglia ed il bel ricordo che conservo di lui. Grazie! Franco Pedatella
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