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"L'episodio di oggi di Brindisi - hanno scritto le promotrici Eleonora, Jessica e Samuela nell'invito rivolto ai giovani del luogo circolato sul web nel pomeriggio di sabato - è incommentabile se non con sgomento, rabbia, incredulità.
Una ragazza muore e noi non possiamo stare con le mani in tasca.
Non possiamo affacciarci da una finestra senza scendere per strada".
Riceviamo e pubblichiamo (testo aggiunto in data 22.05.2012 ore 15)
Riceviamo e pubblichiamo (testo aggiunto in data 22.05.2012 ore 15)
AIELLO CALABRO - Il primo pomeriggio di sabato scorso non era
fatto di come programmare la serata. Nessun pub, nessuna pizzeria, nessuna
uscita particolare per due ragazze di Aiello Calabro, Jessica Rossi e Samuela
Bernardo che, come tutti, sono rimasta sgomente davanti al barbaro attentato di
Brindisi che ha strappato i sogni, la spensieratezza, la vita di una sedicenne
proprio prima che varcasse il cancello di scuola. Le tv non facevano altro che
dare spazio ad opinioni, a dirette live da Mesagne, ad interviste e
approfondimenti ipotizzando di tutto e non escludendo niente. Ma mai si era
verificato che un gesto di terrore avesse avuto come obiettivo una scuola,
ragazzi, innocenti. E mentre si proclamava per quella giornata cosi triste e
per quella successiva il lutto nazionale, si accendevano momenti spontanei in
tutta Italia di incontro e riflessione nelle piazze, perchè davanti un'efferata
violenza, non bastava stringere le spalle. Toccava tutti, anzi, più di tutti.
Anche ad Aiello Calabro è partita la mobilitazione e, quelle due ragazze,
insieme ad Eleonora Pucci, assessore alle politiche giovanili del paese, hanno
fatto partire dalla rete parole di sensibilizzazione ed un appello di ritrovo
nella piazza principale, in tarda sera, con due parole d'ordine: portare una
candela e fare passaparola. Questo il contenuto del loro messaggio:
""LA STORIA INSEGNA MA NON HA ALUNNI" - GRAMSCI - L'episodio di
oggi di Brindisi è incommentabile se non con sgomento, rabbia, incredulità.Una
ragazza muore e noi non possiamo stare con le mani in tasca.Non possiamo
affacciarci da una finestra senza scendere per strada.SCENDIAMO PER STRADA, per
dire NO A TUTTE LE MAFIE e A TUTTE LE FORME DI VIOLENZA". La serata ha
visto la presenza di diverse decine di giovani, insieme ad altrettanti
aiellesi, esponenti di associazioni locali e non solo, che in un angolo di
Piazza Municipio, seduti a terra e con una candela in mano, hanno espresso i
loro pensieri, con riflessioni, pensieri e con silenzi pieni di dolore. Un
momento di aggregazione simbolico, utile e necessario "a non sentirsi
soli, nonostante in questi momenti sembra voler essere più semplice cercarsi e
cercarci per potenziare una forma di conforto a distanza per chi è vittima di
violenza e per chi ne apprende notizia rimanendo impotente - commenta
l'assessore Pucci - ma che vuole essere di auspicio a farne esempio nella vita
di tutti i giorni, soprattutto in una comunità piccola come la nostra, dove
l'unione e lo scendere in strada sotto il denominatore della condivisione,
devono essere i pilastri più forti".
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