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L'ultima spiaggia di De Pascale, prologo al dibattito sui veleni dell'Oliva. Galleria Foto

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Interventi Video da Cletonline (agg. 16.01.2012)

AIELLO CALABRO –  Le immagini che scorrono sullo schermo sono quelle di un territorio che nel corso degli anni è stato maltrattato, saccheggiato, oltraggiato, violentato. È una storia, quella che racconta Massimo De Pascale nel suo docufilm "L'Ultima Spiaggia - Saggio di geografia disumana" (durata 50 min., anno 2010), che si dipana dalla cementificazione della costa, “il non finito che aleggia come un’antica maledizione”, al serpentone della SS. 18 che ha fatto da attrattore per la speculazione edilizia, alle note questioni dell’inquinamento ambientale nel basso Tirreno cosentino.
Si alternano, per voce di giornalisti, ambientalisti, ricostruzioni della vicenda dello spiaggiamento della Rosso del dicembre 1990, e testimonianze di chi lavora e abita nella vallata dell’Olivo. Il tema della narrazione indugia, in particolar modo, sull’inquinamento da rifiuti pericolosi che riguarda la Calabria. Un racconto attraverso il linguaggio delle immagini, tra poesia e antropologia, con riflessioni sull’incrinarsi del rapporto tra l’uomo e la natura.
Questo e altro ancora narra “L’ultima spiaggia”, docufilm già presentato in Italia e negli Usa, che ha partecipato a diversi concorsi a tema ambientale con lusinghieri risultati, che ha fatto da prologo ricco di spunti al dibattito svoltosi ad Aiello Calabro qualche giorno fa, organizzato dai comitati civici “Natale De Grazia” e “Valle Oliva”. Un ulteriore momento di coinvolgimento della popolazione dei centri attorno alla vallata dell’Olivo per continuare a parlare della questione dell’inquinamento, e tenere alta l’attenzione, per rinnovare, in buona sostanza, nelle coscienze di tutti il valore e l'importanza del rispetto del territorio, della vigilanza su di esso; ma soprattutto far prendere consapevolezza di quanto accaduto in passato nel fiume Oliva, della situazione attuale e dei possibili futuri sviluppi.
Alla discussione hanno preso parte, oltre al regista De Pascale, gli attivisti del comitato De Grazia, con il prof. Alfonso Lorelli che ha parlato delle diverse emergenze ambientali del territorio. A cominciare dalle navi dei veleni, in particolare del caso Cunsky, la nave che nonostante le verità ufficiali, è circondata di un alone di tanti, troppi dubbi sulla sua effettiva e venefica presenza nel nostro mare. Poi, Lorelli si è soffermato sui dati delle analisi effettuate nell’alveo del fiume Olivo, dati che provengono da fonti Ispra, Arpacal e consulenti della Procura di Paola, risultanze delle indagini coordinate dal dott. Bruno Giordano. Dati incontrovertibili che parlano di sostanze nocive e cancerogene (vedi tabella contenuta nel documento in basso).
L’intervento dell’attivista del De Grazia non poteva chiudersi senza ribadire le richieste del comitato e delle popolazioni interessate: ovvero bonifica immediata dell’area; e attivazione delle istituzioni locali per richiedere l’avvio del registro tumori. Richieste, insieme ad altre, contenute nelle lettere inviate o da inviare nei prossimi giorni a tutti i sindaci del comprensorio e a tutte le istituzioni sanitarie locali e regionali. (Vedi lettera in basso)
Tra gli altri che hanno preso la parola, anche Cosmo De Matteis, che ha parlato della sua esperienza personale come medico, in ordine all’istituzione del registro tumori, di facile attuazione se solo ci fosse la volontà politica.
Infine, il sindaco Iacucci  ha ribadito il proprio impegno per la bonifica dell’area, ma ha espresso, come già in altre occasioni, le sue perplessità sulle risultanze delle analisi; perplessità e dubbi che sottoporrà, ha annunciato, in una lettera al procuratore Giordano.
«Il fine di questo e di altri approfondimenti che verranno – riferiscono gli organizzatori - era e rimane, anche se il cammino a volte è più lungo del previsto e se, a volte, si preferisce evadere dai problemi che abbiamo attorno a noi, piuttosto che affrontarli, quello di un coinvolgimento corale, per una presa di coscienza collettiva sulle vicende che ci legano inesorabilmente tutti assieme ad una vicenda per la cui risoluzione sarà necessario lottare uniti». 

Questione Oliva - Lettera Comuni Costituzione Parte Civile e Varie

Commenti

  1. INTERROGAZIONE n. 196 del 09/01/2012

    Sullo stato di attuazione della deliberazione della Giunta regionale del 25 marzo 2010 n. 289 (progetto per la realizzazione del registro tumori di popolazione della regione Calabria)

    E. DE MASI, G. GIORDANO, D. TALARICO . Al Presidente della Giunta regionale -

    Premesso che:

    ormai da anni emerge un quadro inquietante sulla situazione sanitaria della nostra regione in ordine all'alto tasso di incidenza di tumori in diverse zone e in particolare sulla costa tirrenica con i centri ricadenti nell'ambito del bacino fluviale del fiume Oliva, Gioia Tauro per la presenza dell'inceneritore, Vibo Valentia per il cementificio, Crotone per la fabbrica dismessa della Pertusola e su ampie aree della Locride;
    con riferimento a tali problematiche, in ambito nazionale si è ritenuto necessario prevedere l'istituzione dei Registri Tumori che permettano la raccolta di informazioni sui malati di cancro residenti in un determinato territorio, l’individuazione del tasso di incidenza delle neoplasie in una area geografica e ciò al fine di una efficace pianificazione degli interventi preventivi;
    la prima funzione dei registri tumori consiste nel descrivere il fenomeno neoplastico e le sue variazioni temporali attraverso misure di incidenza e mortalità, fornendo un indicatore fondamentale della qualità dei servizi diagnostici e terapeutici nei diversi territori e del suo evolversi nel tempo;
    sulla base di tali premesse la Giunta regionale, con delibera n. 289 del 25 marzo 2010, approvava il progetto per la realizzazione del Registro Tumori di popolazione della regione Calabria che si propone di definire gli obiettivi e gli strumenti da porre in essere per l'estensione a tutto il territorio regionale dell'attività del Registro Tumori calabrese;
    la succitata deliberazione stabiliva, altresì, per la concretizzazione del progetto, l'approvazione di una convenzione con il Registro Tumori di Modena, di prevedere, con successivi atti, la creazione numero tre Registri Tumori Cosenza-Crotone, Catanzaro-Vibo Valentia e Reggio Calabria, di istituire un coordinamento regionale;


    Per sapere:

    quali sia lo stato di attuazione del Progetto per la realizzazione del Registro Tumori di popolazione della regione Calabria e quali atti propedeutici, richiamati nella deliberazione n. 289/2010, sono stati avviati;
    quali iniziative, in caso di omesso o parziale avvio delle procedure, intenda intraprendere con urgenza per porre in essere i dovuti provvedimenti che rendano operativi i Registri Tumori individuati nella deliberazione approvata.


    09/01/2012

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    Risposte
    1. speriamo che alle parole seguano i fatti.

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