Il Quotidiano del 6.11.2011 |
SERRA D’AIELLO (Cs) – Un abbraccio corale di
tutta la comunità serrese, dei suoi cari, tra cui la figlia Filippina tornata
per l’occasione dagli States, della sua gente, alla presenza delle Autorità civili
e militari, ha accolto il sergente Luca Longo, artigliere deceduto nel dicembre
del ’43, in un campo di concentramento tedesco, che da 68 anni attendeva di
ritornare nella propria terra. Da qui, dalla sua Serra, dove era nato nel 1914,
dove si era sposato con Adelina Caputo, da cui aveva avuto la
figlia Pina, e dove faceva il postino, era dovuto partire, nel 1940, per la
guerra.
La sua, è una storia che abbiamo già raccontato, simile a quella di
tanti altri soldati che non sono più tornati. Dopo l’8 settembre del ’43,
divenne prigioniero dei tedeschi, che lo portarono nel campo di concentramento Stalag
IX B (Fallingbostel) nella cittadina di Orteil Hallendorf. Qui trascorse gli
ultimi giorni della sua giovane vita, e qui si spense il 18 dicembre dello
stesso anno. Aveva solo 29 anni e il sogno di una vita normale davanti, con la
sua famiglia. Da allora ha atteso di poter essere riabbracciato dai suo cari, nel Cimitero
Militare Italiano d’Onore di Amburgo. Poi, un giorno di qualche mese fa, la
nipote Alessandra Ianni ne ha rintracciato il luogo di sepoltura, e avviato la
procedura presso il ministero della Difesa per il rimpatrio delle Spoglie.
C’era tutta Serra, e
molti dei paesi vicini, lo scorso sabato 5 novembre a omaggiare il sergente
degli artiglieri. C’erano le Autorità, i rappresentanti dell’Esercito con il
tenente colonnello Quintieri, il Comandante dei Carabinieri di Paola Capitano
Luca Acquotti e il maresciallo De Luca della
Caserma di Aiello, c’era il sindaco Cuglietta e la polizia municipale, e per il
comune di Amantea, il vice sindaco Vadacchino, le associazioni dei carabinieri
e dei marinai di Amantea, e l’Associazione nazionale reduci prigionia di
Montescaglioso, l’associazione Partigiani sezione di Cosenza, la Protezione
civile di Serra ed Amantea; e c’era la banda musicale del paese. Come
programmato, la manifestazione è iniziata con il ritrovo in Municipio dove era allestita
la Camera ardente; a seguire, corteo e deposizione di una corona al Monumento
ai Caduti; e S. Messa nella chiesa di San Martino, officiata dal cappellano
militare, Don Rispoli, affiancato dai parroci di Serra, don Teofilo, e di
Aiello, don Jean Paul Bamba. Diversi gli interventi e le testimonianze cariche
di emozione.
La cassettina di legno, avvolta dal tricolore, contenente
i resti del sergente Longo, è stata poi posizionate nella cappella di famiglia
dove sarà tumulata.
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