Passa ai contenuti principali

Il respiro del mare. Presentazione a Cosenza il 23 settembre p.v.

COSENZA - Continua il tour di presentazioni al pubblico per il romanzo “Il respiro del mare” di Sergio Ruggiero (Mannarino editore, 2011). Prossima tappa, dopo Amantea, Falerna e Catanzaro, venerdì 23 settembre a Cosenza , nella sala della libreria Ubik a partire dalle 18.30. Assieme all’autore, ci saranno la commentatrice letteraria Rossana Castriota, e la giornalista Anita Furgiuele.
Dopo “Tre croci a Petramala”, e “La Rosa d’Ajello”, che avevano come location, rispettivamente, i paesi di Cleto e Aiello, il terzo romanzo storico di Ruggiero - architetto e provetto scrittore che ha già ottenuto, soprattutto con il precedente romanzo, un importante gradimento dei lettori, e diversi riconoscimenti della critica – è invece ambientato nella sua Amantea, anno 1571, ai tempi della battaglia di Lepanto. Il periodo è quello delle incursioni ottomane. Da Amantea parte una galea da guerra, la “Luna de Napoles”, a bordo 35 marinari con a capo il nobile Scipione Cavallo e il capitano di vascello Matteo Ventura, per dar man forte alla Lega cristiana di Pio V che si contrappone agli islamici ottomani che stanno assediando Cipro, e per fermare la loro avanzata verso il cuore della cristianità.

La storia che ci racconta Ruggiero in quasi 400 pagine, è quella di un amore, immerso nelle vicende del tempo, tra Sbardo, giovane pescatore del luogo, e Mariella, una ragazza con il volto sfigurato. Nella trama, fantastica e surreale, si alternano azioni, colpi di scena, dove gli altri protagonisti, marinai e donne del popolo, si muovono sullo sfondo di grandi eventi.
Un libro, come scrive Barbara Henry, Ordinaria di Filosofia politica alla Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento di Pisa, «costruito  a  più  livelli  di  scrittura,  ed intessuto di molteplici trame minori che minori in realtà non solo, essendo Il Respiro del mare un arazzo, qualcosa che si compone di più fili e più colori, o, se si vuole, una partitura polifonica, in cui  il  basso  continuo  delle  onde  del  mare  fa  da  sottofondo,  un  luogo  immaginario  in  cui,  con un’altra metafora, i generi letterari si contaminano e si fecondano reciprocamente dando splendidi frutti». 

Commenti