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A proposito di San Geniale 2011, e andando oltre ...

A proposito di San Geniale 2011, e andando oltre ... 
Sono ormai trascorsi diversi giorni dalla festa patronale. E diversi giorni dall’uscita di un articolo che portava la mia sigla (b.p.) che ha fatto tentennare, leggendolo, chi mi conosce, arrabbiare il parroco del paese, e lasciare indifferenti altri.
Dopo una pausa, come si suol dire, di riflessione, è necessario, ritengo, spiegare a chi interessa, come sono andati i fatti. Riassumo in breve.

Quotidiano 12.05.2011, pag. 34
Giovedì 12 maggio, dopo qualche giorno dall’invio alla redazione del giornale per il quale scrivo di un pezzo relativo alla festa di S. Geniale, Patrono di Aiello, esce a pagina 34 un breve articolo. In se stesso, potrebbe sembrare innocuo. Ma non è esattamente il pezzo da me inviato alla redazione, non è il pezzo peraltro già pubblicato il lunedì dopo la festa – assieme ad una galleria di ben 399 fotogrammi dell’appuntamento religioso e civile (link in coda) - sul Blog di Aiello Calabro e su quello degli Aiellesi nel Mondo. Non è lo stesso articolo. Cosa sarà successo tra l’invio e l’uscita? (…). Contiene, infatti, inserti di brani di un comunicato stampa della amministrazione comunale di Aiello, ed è corredato da 2 foto, diverse da quelle da me inviate, peraltro belle, ma poco appropriate allo spirito della ricorrenza religiosa. Così, appena letto l’articolo, subito segnalo il mio disaccordo con la scelta redazionale, raccomandandomi altresì, per il futuro, per i pezzi a mia firma, di essere preventivamente messo al corrente di eventuali tagli, modifiche, ecc.
Ma c’è dell’altro. E difatti, l’articolo galeotto, quel giovedì, è oggetto di lamentele (così mi è stato riferito poi) da parte della Curia di Cosenza nei confronti del parroco don Bamba che, a sua volta, senza chiedermi spiegazioni, più volte e pubblicamente, mi indica come responsabile per le foto non consone, e per un passaggio (trattasi dell’inserto proveniente dalla nota comunale) in cui, in buna sostanza, è l’amministrazione a prendersi i meriti della festa religiosa (come è meglio spiegato in altri due articoli di altra testata diversa da quella per cui scrivo, il cui contenuto del primo pezzo avevo già criticato con un commento sul Blog, poiché contenente alcune inesattezze, che rileggerete QUI). Potrei, sull’argomento, aggiungere altro. Ma come è mio costume ed educazione non vado oltre il necessario.
Sebbene in seguito tra lo scrivente ed il parroco, sia stata chiarita “la dinamica dei fatti”, rimane il fatto, che giudico grave, di essere stato protagonista, mio malgrado, senza esserne affatto responsabile. Potrei dire che forse, in qualche maniera, lede la mia persona e la credibilità di giornalista, ma, francamente, ci vuole altro. Certo, ognuno  di  noi  sbaglia.  Facciamo  errori  in  continuazione.  Ma  perché  accollarsi  anche  le colpe che non si hanno? 
Posso affermare di aver sempre svolto il mio compito di cronista, da circa 13 anni e sempre con la stessa testata, a volte riuscendoci meglio, altre volte meno, tenendo come imperativo categorico il rispetto per gli altri, e badando di scrivere su qualsiasi argomento con equilibrio, correttezza, onestà intellettuale, e imparzialità. Purtroppo, però, sono queste caratteristiche che forse non sono molto valutate da chi, invece, intende l’informazione come mezzo di propaganda.
Sono queste caratteristiche che, per esempio, non vengono prese in considerazione nemmeno dai rappresentanti del locale governo cittadino che, nonostante le rimostranze dello scrivente, si ostinano a non inviare i comunicati stampa ai Blog e siti web cittadini (mi riferisco ai Blog degli Aiellesi nel Mondo, Il Blog di Aiello Calabro e dintorni, ecc.), punto di incontro e di informazione per centinaia e centinaia di emigrati, i quali mi hanno sempre testimoniato il loro affetto e la gratitudine per i puntuali resoconti e per le immagini di quanto accade nella nostra Comunità. Non poche volte ho garbatamente sottoposto la questione agli addetti ai lavori. Addirittura, l’ultima volta che l’ho fatto, ho pure annunciato che avrei scritto alla locale struttura comunale alle Pari Opportunità, presieduta da una assessore comunale, per denunciare questa sorta di discriminazione (non siamo forse tutti Uguali cittadini?).
Termino ora, auspicando che per il futuro simili episodi non si verifichino più. Che ci sia la giusta ed armoniosa collaborazione. Ma naturalmente, ognuno con la propria indipendenza e libertà. E soprattutto rispettando il lavoro altrui.
Cordiali Saluti ai Navilettori, e continuate a seguirci.
Buona Democrazia a Tutti
Bruno Pino
Aiello Calabro 20 maggio 2011


LINK GALLERIE FOTOGRAFICHE:


AGGIORNAMENTO DEL 29.05.2011
AGGIUNTA LETTERA DEL PARROCO INVIATA PER FAX AL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA IN DATA 22 MAGGIO 2011

Commenti

  1. La settima passata,ho avuto modo,insieme a tanti altri concittadini di Aiello di leggere e quindi commentare l'articolo apparso sul Quotidiano di Calabria che portava la tua firma circa la Festa di San Geniale.I commenti,ti garantisco,sono stati unanimamente critici,ma non certo nei tuo confronti.Mi auguro che non restino,come spesso,anonimi.Ma non è questo il vero problema.Leggendo,ora,l'articolo "incriminato" il pensiero(almeno il mio) si arricchisce di approfondimenti e di verità che mi inducono,da persona libera,a prescindere da qualsivoglia appartenenza politica,a manifestarti la mia più grande stima come uomo e come giornalista perchè,senza polemica alcuna,hai esposto "i fatti veri".Quello che preoccupa,purtroppo,è che nel nostro Paese,specialmente da chi di "dovere" si è smarrito quel senso di rispetto(verso i Cittadini) e di democrazia,sostantivo questo,che spesso viene indebitamente usato nei pubblici dibattiti ma che nei fatti viene poi ignorato.Il nostro territorio,parafrasando l'articolo,è ormai da tempo circondato da rifiuti di ogni genere dove,nonostante gli sforzi a ripulirlo,resta difficile l'eliminazione di "alcune scorie radioattive".Ritornando,invece,al tuo scritto ne viene fuori una immagine della tua serietà professionale di alto valore morale come si addice alle persone degne di stima.Il mio auspicio e che la "gente sana" di Aiello possa cominciare a riflettere seriamente quale potrà essere il proprio futuro.Con sincera ammirazione,Ernesto

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  2. Su questa incresciosa faccenda ci sarebbero diversi commenti da fare, ma poi finirei per cadere nella banalità delle critiche da parapetto. Il fatto veramente grave è vedere indossare la veste di "comare" a chi di ruolo dovrebbe invece indossare i panni di pacificatore e divulgatore della/e verità. Mi piacerebbe pensare che ogni Persona prima di essere giudicata pubblicamente avesse almeno la facoltà di dire la sua, sempre. Gisa

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  3. Anche questa volta hai dimostrato di essere un professionista equilibrato. Avresti potuto reagire con una giustificata irritazione alle immotivate accuse che ti sono state rivolte, ma hai preferito, come al solito, aspettare e rispondere in maniera pacata ben argomentando la verità. Il tutto nasce senza dubbi dal tuo grande amore per la nostra Aiello, sentimento che dovrebbe essere di insegnamento per molti. Continua in questo modo, continua a lavorare con umiltà e serietà replicando, con la giusta fermezza, quando è necessario e soprattutto quando incontri ostacoli che frenano la crescita di Aiello. Un aiellese nel mondo.

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