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San Valentino. Nicodemo e Vicenza, una intramontabile storia d'amore

Tratto da Il Quotidiano della Calabria dell'11.03.2003 (bp)
AMANTEA - La storia di Nicodemo e Vicenza è di quelle intrise di romanticismo, di passione e di amore.
Lui, al secolo Domenico Napoli, classe 1887, originario del reggino (Cinquefrondi), confinato dopo la seconda guerra nella cittadina tirrenica. Lei, Vicenza Furgiuele, del 1890, una ragazza del posto che si innamora e decide di vivere la sua vita accanto a quest’uomo e al suo organetto. Da che si conoscono diventano inseparabili. Nicodemo e Vicenza, Vicenza e Nicodemo. “Nicodemo avanti, Vicenza arrieti”.
L’amore li unisce. Girovagano insieme suonando e cantando. Sempre pronto, Nicodemo, a fare “u galluzzu”, ovvero a mimare il canto del gallo con “il suo consunto organetto”. E questo, per loro, rappresenta una fonte di sostentamento. “Non chiedeva mai niente, ma tutti avevano per lui un soldino o un pezzo di pane o un piatto di minestra riscaldato che consumava seduto sullo scalino della porta”. E’ scritto così di Nicodemo sul sito “Amanteani nel Mondo”.
La storia d’amore, un giorno, si conclude a Serra d’Aiello, presso il primo nucleo di quella struttura a carattere familiare creata da Don Giulio Sesti Osseo che sarebbe diventata poi l’Istituto Papa Giovanni XXIII. Entrambi si spengono nel 1968, a distanza di pochi mesi l’una dall’altro. Vicenza a maggio, Nicodemo ad ottobre.
La vicenda umana dei due innamorati venne riscoperta dall'artista amanteano Rosario Furgiuele che per il Carnevale 2003 allestì un carro a tema. “Un omaggio molto poetico a due personaggi d’altri tempi”, un omaggio al musicista di strada, al suo organetto e alla sua compagna Vicenza, un omaggio ad una coppia che è rimasta “nei ricordi e nel cuore di molti amanteani che hanno qualche anno in più sulle spalle”.
Quell'anno, la storia d’amore ebbe grande successo. Portò tra le vie gonfie di gente una ventata di allegria, di musica popolare, rappresentando, forse non capito, un momento di riscoperta della nostra storia, di riscoperta delle piccole storie anche umili di tutti i giorni, di riscoperta di una coppia che si è voluta bene e che era molta amata da tutti, specialmente dai bambini. Ancora, ne siamo certi, Nicodemo e Vicenza, torneranno a girovagare tra le vie di Amantea per regalare un sorriso ai bambini ed a chi ha il cuore di bambino.

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