Passa ai contenuti principali

"L'ultima spiaggia" del regista calabrese Massimo De Pascale sbarca a New York

NEW YORK - Il documentario "L'ultima spiaggia. Saggio di geografia disumana" del regista calabrese Massimo De Pascale negli USA. Il video (riprese e montaggio di Nicola Carvello; Produzione DoKufilm), sul traffico dei rifiuti tossici che riguarda la Calabria, e non solo, sarà infatti ospite - per l'organizzazione di Micheal Leonardi - il prossimo lunedì 13 dicembre (dalle ore 19.30 locali) presso il "Brecht Forum" di West Street a New York, uno dei luoghi storici della sinistra new yorkese.
Indirizzo: Brecht Forum 451 West Street
New York, NY - http://brechtforum.org/ - PHONE (212) 242-4201
Ships with toxic and radioactive wastes have been intentionally sunk across the Mediterranean while NATO, State governments and the Italian mafia keep their silence.

These Ships, at least 55 acknowledged by the former head of Italian intelligence Bruno Branciforte, and more than 100 according to research from the Italian Daily il Manifesto's Andrea Pallidino are a serious threat to the health of the citizens and the ecosystems of the Mediterranean. But the story goes beyond the Mediterranean and down to the coast of Somalia where ocean ecosystems have been destroyed, livelihoods devastated and journalists killed as they sought to uncover the truth of this story. 

The story of the Ships of Poison and the the use of Italy's Calabria region as a hazardous and radioactive waste dumping grounds has been captured in a documentary called "The last Beach, a sample of the inhumane geography", which was screened at the Gaia International Festival and was awarded a special jury prize." The film talks about the trafficking of waste in Calabria and the sense of the work is captured in the subtitle," said the director and author Massimo de Pascale. " it's a documentary in which the denunciation of an extreme situation comes across in a language of images, seeking to join anthropology with poetry and expanding the discourse of a particular situation to a more general reflection of the damaged relationship between man and nature." the film is around 50 minutes in length was written and directed by Massimo de Pascale and was shot and edited by Nicola Carvello; a Dokufilm production.
This evening will be facilitated and presented by Michael Leonardi. Leonardi has been active in movements for social and ecological justice for decades. He heralds from Toledo, Ohio. This city is best known in labor circles for the Autolite strike of 1934 and the formation of the UAW, along with being the birthplace of the Jeep. Growing up in Toledo and witnessing the ravages of industrial capitialism first hand in this rustbelt epicenter helped form Michael's political outlook and inspire his work. in Italy he continued his activism and started publishing articles, contributing regularly to Counterpunch on issues ranging from the death penalty, the wars in afghanistan and iraq, italian politics. 
A 3 part series on the Ships of Poison story was published in Counterpunch last autumn, as a mass movement rose up to confront this issue. Leonardi, who lived and worked in Calabria, was able to provide an eyewitness account of this story as it developed to Scientific American journalist Madhursee Mukejee and EU investigators who took an interest in this shocking news and the Italian government's subsequent and largely successful attempts to cover up the story. Inspired by this dramatic attack on the Seas and his 2 year old daughter, Gaia, Michael spearheaded the organization of an International gathering that took place from the 19th-27th of June, 2010. This gathering included 61 events in over a dozen local communities stretching from Maratea in Basilicata to Aiello Calabro in Calabria. The Gathering focused on finding alternative economic structures and modes of resisting the Neoliberal stranglehold on the South of Italy in the context of International solidarity.

Commenti

  1. Il documentario di De Pascale al Brecht Forum 122 dicembre 2010 alle ore 10:57

    Navi Dei Veleni con la presentazione del film "l'Ultima Spiaggia, un saggio di geografia disumana" al Brecht Forum, NYC 13.12.10
    pubblicata da Michael Leonardi il giorno sabato 18 dicembre 2010 alle ore 3.15

    Nell' anniversario dello spiaggiamento della Jolly Rosso sulla riva di Amantea il popolo della Calabria e della Basilicata sta vivendo gli orrori di piu' di venti anni di traffico illecito di rifiuti radioattivi e tossici.
    Questo e' il messaggio portato allo storico Brecht Forum di New York City con una discussione sulla storia delle Navi dei Veleni e lo smaltimento di rifiuti tossici che continua giornalmente nel Sud Italia e specialmente in Calabria.
    Tramite il documentario "l'Ultima Spiaggia, un saggio di geografia disumana" del regista calabrese Massimo de Pascale, un gruppo internazionale (proveniente da Spagna, Ucraina, Italia e diversi parte di Stati Uniti) ha visto e discusso la terribile eredita' del capitalismo industriale che cancretizza la terra e avvelena il mare.
    Michael Leonardi, promotore dell'iniziativa, ha introdotto la discussione con la notizia del mercantile Jolly Amaranto della stessa Messina Shipping Company che e' affondato il 14.12.2010 vicino Alessandria d'Egitto. Anche questa nave aveva un carico di materiali tossici che e' affondato esattamente 20 anni dopo lo spiaggiamento della Rosso.
    Al film, che ha impressionato tutti, e' seguito un dibattito sull'assenza dello stato e il collegamento di quest'ultimo con la mafia calabrese ('ndrangheta) e l'industria. Abbiamo anche ricordato il ruolo del Capitano Natale de Grazia, e in particolare di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin alla ricerca della verita' riguardo il traffico internazionale di rifiuti tossici tra Somalia e Italia. Il movimento di protesta nato in Calabria dopo il disastroso spiaggiamento e mostrato dal film ha riscontrato particolare interesse da parte di tutta l'audience presente all'incontro. Si e' discusso anche con Eric Odell, un organizzatore della Freedom Road Socialist Organization, riguardo il ruolo dei partiti politici e dell'organizzazione del movimento e in particolare di come quest'ultimo era organizzato dal basso e con il poco aiuto dei partiti politici. Partiti come Rifondazione Comunista e Verdi hanno fatto talvolta solo parole, ma pochissimo per la mobilitazione. Il vero lavoro necessario per crescere un movimento. Politici come Ferdinando Aiello di Rifondazione fanno piu danno che bene con le loro promesse a vuoto.
    CONTINUA...

    RispondiElimina
  2. Il documentario di De Pascale al Brecht Forum 222 dicembre 2010 alle ore 10:58

    CONTINUA...
    Il Comitato Natale de Grazia e' stato il gruppo di riferimento, con tanti altri gruppi e comitati locali. Grazie al lavoro delle persone al livello locale che hanno girato la Calabria per mesi, c'e' stata una forte mobilitazione ad Amantea. Legambiente, Forum Ambiente e CGIL sono stati indenificati come le uniche organizzazioni a livello nazionale, con la notevole assenza di Greenpeace Italia e presenza con solo bandiere di WWF.
    Si e' parlato del ruolo e della complicita' dei media nell'insabbiamento delle notizie sull' avvelenamento del Sud Italia. Al livello nazionale e internazionale sembra ci sia un silenzio quasi totale dopo le grida di un anno fa. Dopo la falsa indagine del ministro Prestigiacomo, con chiari riferimenti eco-mafiosi, i media sembrano aver acettato la storia del governo e ora dormono. Al livello nazionale c'e solo il Manifesto con il lavoro di Andrea Palladino. Al livello internazionale solo Scientific American con il lavoro di Madhursee Mukerjee and Counterpunch con il giornalismo di Leonardi hanno dato a questa vicenda l'importanza e la copertura dovuta. Mentre al livello locale, Calabria Ora, Il Quotidiano, Mezzo Euro, i bloggers e scrittori come Francesco Cirillo, Giulia Zanfino, Nadia Gambilongo, Domenico Miceli, Bruno Pino, Gianfranco Posa, Ulderico Pesce e Massimo Clausi continuano a documentare questi crimine.
    I participanti al Brecht Forum volevano discutere di soluzioni. Si e' menzionato infatti il Gaia International Festival della scorsa estate come movimento che ha cercato di illuminare modi diversi ed eco-sostenibili di vivere mentre portava avanti la lotta in modo creativo.
    Si e' ricordato della bellezza del Sud Italia e in particolare della Calabria e della Basilicata e dei loro forti contrasti; della forte tradizione di SLOW FOOD; della presenza di schiavi in ribellione a Rosarno, in contrasto ai modelli sociali di Riace e Caulonia; di paesi come Verbicaro che stanno cercando di uscire dalla brutto ciclo di rifutti, puntando verso obiettivi come rifiuti zero.
    Tutti i partecipanti hanno offerto solidarieta' alla lotta e gli organizzatori dell'evento hanno intenzione di continuare la presentazione sull'argomento nel resto degli Stati Uniti ed altrove.
    La Calabria offre una tradizione di accoglienza che resiste ancora nonostante le forze del Neoliberal-capitalismo e la mafia che dominano la sua terra.

    RispondiElimina

Posta un commento

Salve. Grazie per il commento.
Il curatore del Blog fa presente che non è responsabile per quanto pubblicato dai lettori. I commenti offensivi o lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di terzi, di genere spam, razzisti o contenenti dati personali non conformi al rispetto delle norme sulla Privacy, verranno cancellati.