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Serra D’Aiello (Cs). Oggi si celebra la giornata dedicata a San Martino, Patrono della cittadina

PROGRAMMA RELIGIOSO 11 novembre 2010
Alle ore 15.00 Messa Solenne in onore di San Martino; Processione del Santo Patrono per le vie del paese, accompagnata dalla Banda "Città di Serra d’Aiello".

Il testo seguente è tratto dal libro inedito "Le feste tradizionali ed il ragazzo d'oggi" (a cura di Livia Naccarato) che prossimamente sarà online su questo Blog

SERRA D'AIELLO - Nel mio piccolo paese, ci sono anche delle feste religiose molto belle, importanti e significative per tutti, come: La festa di San Martino. San Martino è il nostro Patrono, ed ogni anno questa festa, viene rinnovata l’11 di novembre, proprio in suo onore. La gente partecipa con molta devozione alla novena serale, e specialmente alla Santa Messa. Il paese è pieno di bancarelle, e nell’aria si sente il profumo delizioso delle salsicce arrosto, e delle caldarroste, molto gustose e croccanti. La tradizione dei cibi che si consumano il giorno della festa, sono: la carne di maiale, i culluri, i fichi secchi e si assaggia il vino nuovo come dettato dal proverbio "A San Martinu, ogni mustu è vinu". L’11 mattina, dopo la S. Messa, si svolge la solenne processione accompagnata dalla banda musicale, e da tanta gente che canta e prega con devozione.
In onore di San Martino, la gente al passaggio della statua stende dai balconi coperte colorate. Io in questo giorno sono molto felice perchè partecipo alla festa con grande entusiasmo. Su San Martino, si narrano tante leggende: la prima è quella dove si racconta che un soldato, (S. Martino), ritornando a casa sul suo cavallo, incontrò sulla strada un povero uomo ignudo e infreddolito, allora il soldato tagliò il suo mantello con la spada e lo diede al poverello. L’altra leggenda avvenne proprio a Serra quando il paese nell’anno 1905 fu colpito da una forte scossa di terremoto e da altre scosse che durarono circa 15 giorni. In quella occasione gli abitanti impauriti invocarono e pregarono con grande fede il nome del protettore S. Martino, per proteggere tutti gli abitanti di Serra, ed in quella occasione si cantava "Santu Martinu mio miraculusu tu de le petre ne devi guardare". Le origini della festa di San Martino Vescovo risalgono intorno all’anno 1750 – 1800. E' una festa attuale in quanto San Martino è il protettore del paese, e la sua ricorrenza viene rinnovata ogni anno. 
Quaranta anni fa, la festa era organizzata in modo diverso da oggi, in quanto venivano rinnovate le tradizioni antiche. Il pomeriggio della vigilia (giorno 10), si riunivano tante persone nell’unica piazza esistente alcentro del paese, dove si giocava al lancio delle forme di formaggio, che consisteva nell’avvolgere ad una corda il formaggio, e vinceva chi lo faceva arrivare più lontano. Alla fine del gioco tutti insieme per tradizione bevevano il vino nuovo per la prima volta assaggiando anche i fichi secchi come dice il detto "A San Martinu s’assaggianu i fichi e ru vinu". (di m.p.)


APPENDICE
Testo di Rocco Liberti sulle chiese di Serra
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