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Valle Oliva. Sopralluogo dell'assessore regionale Pugliano, insieme con il Procuratore Giordano, sui luoghi contaminati

Il Quotidiano della Calabria 5.10.2010

Commenti

  1. http://www.tirrenonews.it/Portale/index.php?option=com_content&view=article&id=2804:il-procuratore-bruno-giordano-ancora-nella-valle-delloliva&catid=91:calabria&Itemid=449
    Il Procuratore Bruno Giordano ancora nella valle dell’Oliva
    LUNEDÌ 04 OTTOBRE 2010 19:13 AMMINISTRATORE

    Si muove a suo agio, dovunque vada. Come sa fare chi conosce quei posti come le sue tasche. Spesso a grandi falcate. Il solito maglione sportivo, la voce decisa, ma forse un po’ di preoccupazione si avverte mentre parla con l’assessore regionale all’ambiente Francesco Pugliano. La preoccupazione di chi ancora non ha tutti i dati cercati e necessari ad avere il quadro preciso delle situazioni. E si! Perché si tratta di fattispecie diverse, l’una dall’altra, e tali da aver fatto dire all’Ispra che si tratta di una situazione unica in Italia, come conferma l’assessore regionale! Ovvio che sintanto non si conosceranno i dati resta una impressione riservata all’Ispra. Ma il procuratore snocciola una dopo l’altra informazioni e solleva dubbi . Siamo sotto la grande briglia che in realtà sembra più una diga. Vista da sotto è altissima. E da sotto comincia a mostrare possibili segni di cedimento. La grande fenditura orizzontale è il segno di un collassamento del piede della briglia stessa. Ma non si sa se abbia fondazioni e quanto esse siano profonde. Il procuratore non dimentica di segnalare che manca completamente l’armatura metallica. Solo cemento, niente altro che cemento!. Ma non è questo che lo preoccupa quanto il fatto che dalla collina a sud ovest delle briglia continua ad uscire un percolato colorato e brillante -vedi foto- che arriva al fiume e da qui al mare! E non basta sembra che esistano reali possibilità di modificazioni o meglio di aberrazioni nei pesci presenti nel fiume stesso. Gli abitanti contestano tali supposizioni. Ed allora occorrono altre indagini per capire meglio quanto sia accaduto e se accaduto e se questi pesci possano avere determinato danni in coloro che li hanno consumati. E non basta . questa è la zona del sarcofago. Una camera alla profondità di 10-12 metri nel cui interno è stata rilevata la presenza di mercurio ed individuata dai tecnici che hanno effettuato le perforazioni. Ma quello che preoccupa fortemente il procuratore è la presenza di prodotti clorurati che se pur volatili possono incidere sulla catena alimentare. I visi attenti intorno al dr Bruno Giordano esprimono viva sorpresa. Insomma anche quando si sapranno i risultati delle indagini una cosa è certa e cioè che le indagini stesse non potranno essere considerate finite. Affatto!

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