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Giornate Europee del Patrimonio 2010 a Serra D'Aiello (Cs). Entusiasmo per Temesa, tra i siti archeologici più importanti della Calabria. A novembre alla BMTA di Paestum

SERRA D’AIELLO – L’appuntamento di Serra D’Aiello (Cs) per le “Giornate Europee del Patrimonio”, edizione 2010, in programma domenica scorsa, è stata una magnifica occasione per far conoscere una realtà archeologica tra le più importanti della regione.
Nonostante il maltempo - che ha fatto rinunciare a tanti alla giornata organizzata dalla Provincia di Cosenza, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, il Comune di Serra ed il Gruppo archeologico Alybas -, l’Antiquarium e il parco archeologico di Cozzo Piano Grande si sono rivelati, a chi ancora non c’era stato, dei presidi culturali di vera eccellenza. Tra le più entusiaste - tanto per la mostra permanente presso l’Antiquarium, dove sono custoditi corredi funerari del IX sec. e la seconda metà del VIII sec. a.C.; quanto per il parco archeologico - l’assessore provinciale alla cultura, Maria Francesca Corigliano che ha speso parole di ringraziamento e di elogio per la mostra ben curata, e illustrata dai ciceroni esperti Francesco Froio del gruppo Alybas e Fabrizio Mollo, “l’archeologo di Temesa”. L’assessore Corigliano ha pure annunciato alla presenza del sindaco Antonio Cuglietta e del vice Cappelli che per Serra e per l’antica Temesa ci saranno altre opportunità di promozione. A cominciare dalla prossima Borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum in programma dal 18 al 21 novembre, dove ci saranno idealmente anche la Principessa di Temesa ed il Bronzetto di Herakles (ritrovato com’è noto, nella fattoria del IV sec. a.C. di Cozzo Piano Grande), a parlare delle emergenze culturali di questa landa.
Contributo della Provincia di Cosenza, confermato dalla Corigliano, anche per la mostra dei reperti del Tempio di Imbelli, che sarà allestita ed inaugurata, se tutto va per il giusto verso, per il prossimo dicembre. Un evento, questo sui ritrovamenti del Tempio di Imbelli, che necessita certamente di più cospicue risorse; come di altri finanziamenti esigerebbe la ricerca archeologica per gli scavi di quanto ancora il sottosuolo nasconde, le indagini scientifiche, i restauri dei reperti, e quanto altro. Proprio un progetto comprensoriale “Le vie della storia” con Serra comune capofila potrebbe, se da tutti gli attori istituzionali adeguatamente sostenuto, intercettare le risorse finanziarie che abbisognano per proseguire su questa strada di indagine scientifica e di saggia promozione del territorio.

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