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Inquinamento fiume Olivo. Udc Giovani Cosenza: "Fare fronte comune per cercare di mettere in atto un piano di bonifica"

AIELLO CALABRO – Le ultime notizie sui veleni del fiume Olivo che parlano di oltre centomila metri cubi di fanghi industriali, e del potenziale pericolo per circa 4 mila persone che vivono intorno alla vallata, hanno fatto registrare in queste ore l’intervento dell’Udc Giovani della Provincia di Cosenza.
«Il fatto che le nostre comunità siano a rischio per via della presenza di rifiuti tossici nel nostro territorio – scrive Andrea Bruni, Commissario provinciale giovani del partito di Casini - è un dato incontrovertibile, che solo i sindaci di Aiello Calabro e Serra d’Aiello sembrano non voler riconoscere. Un atteggiamento irresponsabile, incomprensibile e al tempo imbarazzante quello assunto dagli amministratori locali che sembra vogliano quasi mettere in dubbio ciò che la Procura della Repubblica di Paola ha ormai accertato».
«Desta perplessità il fatto che il Sindaco di Aiello Calabro e quello di Serra d’Aiello – evidenzia Bruni -, anziché fare fronte comune per cercare di mettere in atto un piano di bonifica, interessare gli enti sovracomunali, facciano squadra per cercare di sminuire la problematica, mentre quattromila persone rischiano di ammalarsi di cancro».
«Gli amministratori locali – aggiunge - ammettano le proprie responsabilità politiche in termini di mancata prevenzione, mancata tutela del territorio di competenza, carenza di sorveglianza e traggano le conseguenze per i seri problemi arrecati alla popolazione e all’ambiente».
Infine, nella nota dei Giovani Udc non manca il plauso alla meritoria attività della Procura di Paola.
«Al procuratore della Repubblica di Paola Bruno Giordano – è scritto nella nota -, va il sostegno e il riconoscimento incondizionato di tutti coloro i quali hanno a cuore il proprio territorio, la propria salute e quella dei propri figli, per aver portato alla luce un simile disastro ambientale, riaprendo un’inchiesta che al tempo è stata chiusa troppo di fretta». 

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