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Veleni a Valle Oliva. Interviene la Cgil di Amantea: "Solo “alzando la voce” possiamo avere una speranza di far valere i nostri diritti, anche i più elementari, come quello alla salute"

Una battaglia persa…forse…
Dopo le dichiarazioni del Procuratore Capo di Paola Dott. Bruno Giordano, emerge chiaro un dato incontrovertibile: tutta la zona del fiume Oliva è profondamente inquinata. A questo punto rimane solo sapere di che tipo di inquinamento si tratti. Basta nascondere la verità. Basta dire che l’inquinamento è di derivazione naturale. Basta dire che è tutto sotto controllo. Senza essere esperti, e senza presunzione alcuna, possiamo affermare che probabilmente oggi trova una sua spiegazione l’alta incidenza tumorale nella zona. Tutto il territorio lungo il fiume è invaso dai rifiuti, in barba al buon senso ed all’interesse comune. Una stupefacente catena di errori, superficialità e ritardi sia da parte della politica sia da parte degli organi inquirenti ha fatto sì che questa storia diventasse un disastro. Ma il conto, secondo noi, sarà ancora più salato, poiché il disastro ambientale di cui sì è sempre solamente parlato, oggi non solo è certo, ma si stenta a definirne i contorni. Sappiamo bene dei risvolti negativi della vicenda in agricoltura e turismo, ma riteniamo che la salute di migliaia di cittadini sia più importante. Serve secondo noi capire non solo qual è la provenienza dei rifiuti e la loro portata inquinante (cosa che si sta già facendo), ma soprattutto devono essere individuati e perseguiti i responsabili. E’ necessario, a questo punto, dare un segnale forte: la nostra terra non può essere una pattumiera per il proliferare di interessi illeciti. Cogliamo l’occasione per chiamare alla mobilitazione generale le popolazioni dei territori interessati, perché siamo convinti che solo attraverso questa si può chiedere alla Regione, alla Provincia e, perché no,  anche alla Comunità Europea la bonifica dei siti inquinati. Evitiamo l’ennesima puntata delle polemiche politico-partitiche. Il tema, come tutti i temi importanti, ha l’effetto benefico di rendere autonome le scelte. Questa volta non possiamo consentire e consentirci che inutili ripicche prestino il fianco ad ulteriori ritardi e rimbalzi di responsabilità. Dobbiamo essere consapevoli che una battaglia è stata già vinta: quella per la verità. Per questo ringraziamo il Procuratore Capo di Paola, ed il Comitato De Grazia per la sua caparbietà. Siamo convinti che la mobilitazione, indipendentemente dall’esito finale, non lascerà le cose come prima. In questo Paese ed in particolare nella nostra Regione solo “alzando la voce” possiamo avere una speranza di far valere i nostri diritti, anche i più elementari, come quello alla salute.
Amantea, 08.06.2010
Massimiliano Ianni 
CGIL Amantea

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