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L’ultima spiaggia, un saggio di geografia disumana. Il documentario del regista Massimo De Pascale - in anteprima ad Amantea per il Gaia festival - che racconta il traffico dei rifiuti in Calabria

Amantea - Sarà presentato in prima assoluta ad Amantea (CS) il documentario  “L’ultima spiaggia, un saggio di geografia disumana”, sul traffico dei rifiuti che riguarda la Calabria (scritto e diretto da Massimo De Pascale (nella foto). Riprese e montaggio di Nicola Carvello. Produzione DoKufilm). L’evento rientra nel programma del Gaia International Festival che prende il via sabato 19 giugno e si svilupperà per una settimana, fino al 27, nei paesi situati lungo la costa tra Amantea e Maratea. Il documentario, della durata di circa 50 minuti, sarà proiettato domenica 20 giugno alle ore 20,30 ad Amantea, in Piazza Calavecchia.  ”Il senso del lavoro è racchiuso in buona parte nel sottotitolo “Un saggio di geografia disumana” – ha dichiarato l’autore -. Si tratta di un documentario in cui la denuncia di una situazione estrema avviene attraverso il linguaggio delle immagini, cercando di coniugare poesia e antropologia e dilatando il discorso dalla situazione particolare a una riflessione più generale sull’incrinarsi del rapporto tra l’uomo e la natura.” Lo stesso rapporto tra uomo e natura raccontato dallo stesso De Pascale nel premiato “Vita, morte e miracoli nel paese più povero d’Italia” documentario che racconta la storia di Nardo Di Pace un piccolo centro dell’entroterra calabrese, definito il paese più povero d’Italia, devastato dalle frane e forse ancor di più, dalla scellerata ricostruzione che ne è seguita.
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