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Presentato il Piccolo vocabolario aiellese

AIELLO CALABRO, Cs – Il Piccolo vocabolario del dialetto aiellese ha suscitato, come speravano gli autori, un grande entusiasmo. La presentazione del volume, tenutasi nello scorso fine settimana presso la Casa delle Culture della cittadina, ha infatti catalizzato l’attenzione di un folto uditorio che ha apprezzato nel merito il lavoro di Gaetano Coccimiglio e Pietro Pucci (a cui ha collaborato Eugenio Medaglia).

Il vernissage letterario – moderato da Bruno Pino – è stato aperto dal saluto del sindaco Perri che ha patrocinato la stampa del volume curata dalla Tipografia Di Giuseppe di Cosenza; e dal giornalista Benito Patitucci che ha brevemente analizzato il libro. Sono seguiti gli interventi degli autori Pucci e Coccimiglio che hanno raccontato la nascita un po’ per gioco del piccolo vocabolario; e di Eugenio Medaglia che si è soffermato sulle diverse provenienze etimologiche del lessico aiellese.

Il volume è organizzato in due parti. La prima dedicata al lessico, in cui i termini compaiono in ordine alfabetico, corredati da esempi d’uso in dialetto, arricchiti con citazioni di poesie, proverbi, canzoni, ecc., con traduzione in italiano e spesso con la provenienza etimologica; l’altra, invece, raccoglie proverbi suddivisi per argomento; e diversi modi di dire.

Il “Piccolo vocabolario”, come indica lo stesso titolo della raccolta lessicale, è tuttavia incompleto. «Ciò che emerge – scrive Eugenio Medaglia nell’introduzione - è solo la punta dell’iceberg. Molto purtroppo è andato definitivamente perso. Mancano le migliaia di parole legate al mondo dell’agricoltura e della campagna. Mancano le parole legate alle arti ed ai mestieri, i nomi degli utensili di lavoro, degli animali, delle cure mediche».

Secondo le intenzioni degli autori, proprio da questa prima edizione si dovrà partire per l’implementazione delle migliaia di parole del piccolo vocabolario, attraverso un progetto online di partecipazione e condivisione che sarà ospitato sul web momentaneamente all'indirizzo http://dialettoaiellese.blogspot.com.

Insomma, per i cultori del dialetto, e per tutti gli Aiellesi nel Mondo in particolare, quello di Coccimiglio e Pucci è un libro da non perdere. «Un libro-baule – annota il giornalista Bruno Pino nella prefazione -, dove cercare il senno perduto della nostra società smemorata, che ogni Aiellese dovrebbe tenere, non in soffitta, ma sempre a portata di mano. Per sé e per i propri figli».

Commenti

  1. Comunicazione di servizio.
    Informiamo i lettori che il vocabolario sarà presto online, auspichiamo entro il mese di maggio. Stiamo aspettando il file da parte della Tipografia. Saluti

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  2. FONTE: Dal Blog Lingue e Dialetti (http://linguedialetti.splinder.com/post/20487269/CALABRIA,+RASSEGNA+STAMPA++Aie)

    ***

    GIOVEDÌ, 07 MAGGIO 2009
    CALABRIA, RASSEGNA STAMPA / Aiello Calabro, presentato il vocabolario del dialetto aiellese
    Da "Il Quotidiano della Calabria 6/05/2009" -

    AIELLO CALABRO (Cs) – Il Piccolo vocabolario del dialetto aiellese ha suscitato, come speravano gli autori, un grande entusiasmo. La presentazione del volume, tenutasi nello scorso fine settimana presso la Casa delle Culture della cittadina,ha infatti catalizzato l’attenzio - ne di un folto uditorio che ha apprezzato nel merito il lavoro di Gaetano Coccimiglio e Pietro Pucci (a cui ha collaborato Eugenio Medaglia). Il vernissage letterario – moderato da Bruno Pino – è stato aperto dal saluto del sindaco Perri che ha patrocinato la stampa del volume curata dalla Tipografia Di Giuseppe di Cosenza; e dal giornalista Benito Patitucci che ha brevemente analizzato il libro. Sono seguiti gli interventi degli autori Pucci e Coccimiglio che hanno raccontato la nascita un po’ per gioco del piccolo vocabolario; e di Eugenio Medaglia che si è soffermato sulle diverse provenienze etimologiche del lessico aiellese.

    Il volume è organizzato in due parti. La prima dedicata al lessico, in cui i termini compaiono in ordine alfabetico, corredati da esempi d’uso in dialetto, arricchiti con citazioni di poesie, proverbi, canzoni, ecc., con traduzione in italiano e spesso con la provenienza etimologica; l’altra, invece, raccoglie proverbi suddivisi per argomento; e diversi modi di dire. Il “Piccolo vocabolario”, come indica lo stesso titolo della raccolta lessicale, è tuttavia incompleto. «Ciò che emerge –scrive Eugenio Medaglia nell’introduzione - è solo la punta dell’iceberg. Molto purtroppo è andato definitivamente perso. Mancano le migliaia di parole legate al mondo dell’agricoltura e della campagna. Mancano le parole legate alle arti ed ai mestieri, i nomi degli utensili di lavoro, degli animali, delle cure mediche». Secondo le intenzioni degli autori, proprio da questa prima edizione si dovrà partire per l’implementazione delle migliaia di parole del piccolo vocabolario, attraverso un progetto online di partecipazione e condivisione che sarà ospitato sul web. Insomma, per i cultori del dialetto, e per tutti gli Aiellesi nel Mondo in particolare, quello di Coccimiglio e Pucci è un libro da non perdere. «Un libro-baule – annota il giornalista Bruno Pino nella prefazione -, dove cercare il senno perduto della nostra società smemorata, che ogni Aiellese dovrebbe tenere, non in soffitta, ma sempre a portata di mano. Per sé e per i propri figli».



    A leggere la descrizione del prezioso volume, così come emerge da questo articolo, viene subito da dire però che manca un'altra parte fondamentale: la sezione italiano - aiellese.

    Un dizionario "a senso unico", cioè soltanto dalla lingua locale a quella di Stato e non anche viceversa, è purtroppo un percorso senza ritorno, una mera raccolta destinata alla testimonianza del passato. Lodevole e meritoria, senza alcun dubbio, ma inutile in un percorso di rilancio di una lingua che si vorrebbe e dovrebbe mantenere viva. E quindi, NELLA QUALE (e non solo DALLA QUALE) si deve essere in grado di poter effettuare traduzioni. (gmp)

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