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Papa Giovanni, la giornata dello sgombero


17/03/2009 L'assedio della forze di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza è iniziato questa mattina intorno alle 6.30 a Serra D'Aiello per dare il via alle operazioni di sgombero della struttura, il Papa Giovanni XXIII, al centro delle cronache negli ultimi giorni, per alcune sospette sparizioni. 
Trecentocinquanta i militari (Carabinieri, Polizia e Fiamme Gialle) che, giunti sul posto, si sono trovati di fronte i dipendenti, incatenati ai cancelli. Tra questi, due ragazze, si trovano sul tetto e minacciano di gettarsi nel vuoto per protestare ed evitare lo sgombero della struttura. Un centinaio i lavoratori che, dopo essersi incatenati, per evitare l'ingresso alle forze dell'ordine, si sono sdraiati dinanzi i cancelli, ma sono stati "spostati" di peso e allontanati. 
Dopo vari disordini senza però gravi conseguenze, Carabinieri, Polizia e Finanza sono riusciti ad entrare all'interno del Papa Giovanni solo intorno alle 7.10 ed il primo paziente è uscito solo verso le 8.00.
Qualcuno ha provato a darsi alla fuga, e a meno che i pazienti non abbiano un tutore legale perchè ritenuti dalla legge incapaci di intendere e di volere, la maggior parte dei ricoverati sarebbero liberi. 
Lo scenario in questi minuti a Serra D'Aiello, è impressionante tanto che le Fiamme Gialle si sono presentate in tenuta anti terrorismo. La cittadina è presa d'assedio dalle forze dell'ordine che stamattina svuoteranno l'istituto nonostante le proteste e le minacce dei dipendenti. Due giovani ragazze, minacciano di buttarsi nel vuoto. 
Per il trasferimento degli ammalati sono state mobilitate decine di medici ed infermieri, in quanto molti dei pazienti sono affetti da problemi psichici o sono incapaci di deambulare.

Gli aggiornamenti
Scene strazianti e caos; questa è la situazione registrata a Serra D'Aiello, dove sono state ultimate le operazioni di sgombero del Papa Giovanni XXIII.
Le forze dell'ordine, hanno portato a termine l'attività che porterà i pazienti della struttura, nelle cliniche del territorio provinciale tra cui Malito, San Fili e Paola. Stamattina situazione ai limiti del credibile al Papa Giovanni; scene strazianti, proteste, pianti e urla. 
I pazienti sono stati portati via a bordo dei numerosi pulman, furgoni e ambulanze fino al lungomare di Falerna, dove è allestito un punto di raccolta, utile a smistare i malati nelle varie strutture.
Il sindaco del paese, Antonio Cuglietta ha così commentato le azioni di sgombero: «Mai avrei immaginato che si potesse arrivare a tanto. Il paese è blindato, non so neanche se le scuole oggi hanno aperto», ha detto. «Su 700 abitanti, 83 lavoravano qui. È un duro colpo per il paese». 
I malati, che hanno dovuto percorrere a piedi un tratto di circa 300 metri, dalla struttura per arrivare ai mezzi, sono stati invitati dai lavoratori del Papa Giovanni a desistere, a tornare indietro, con urla, grida e cori di protesta.
Le due donne che minacciavano di lanciarsi dal tetto del Papa Giovanni, sono state fatte scendere dalle forze dell'ordine. Ora il Papa Giovanni XXIII di Serra D'Aiello è ufficialmente sgomberato.

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