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Fiamme e problemi idrici a Bocca Ceraso. Una denuncia dell'Udc

AIELLO CALABRO – L’incendio di domenica scorsa, che ha interessato località Bocca di Ceraso, pare abbia cagionato seri danni alla rete idrica. A denunciare l’accaduto sono i Giovani dell’Udc, che imputano l’improvviso stop all’erogazione dell’acqua nella zona al fatto che le tubature sono state probabilmente messe fuori uso dalle fiamme, non essendo adeguatamente interrate. Una “consuetudine”, parrebbe, come si vede in un nostro recente scatto che documenta un altro caso in località Casellone.
«Quello che noi ci chiediamo, insieme a tanti altri cittadini – scrivono in una nota - è come mai quelle tubature si trovavano fuori dal terreno. Un interrogativo al quale i nostri amministratori dovranno rispondere per rendere conto del motivo per cui adesso il Comune dovrà spendere altri soldi pubblici per la sistemazione della rete».
«Ancora una volta purtroppo – mettono in evidenza i responsabili dell’Udc - i cittadini delle frazioni pagano le conseguenze della negligenza dell’amministrazione locale. Come se non bastasse, problemi idrici riguardano anche le frazioni di Coschi e Stragolera, dove ogni giorno ad un certo orario viene regolarmente “chiusa” l’acqua. Pare che la causa di questo disagio sia dovuta ad un guasto che nessuno sembra voler riparare. Cosa ancora più grave – è scritto nella nota -, recentemente è stato costruito un nuovo acquedotto per potenziare la rete e renderla più efficiente, ma per motivi a noi ignoti non viene collaudato e collegato. Quello dell’acqua è un problema che interessa in nostro Comune da anni e che a turno lascia a “secco” le varie frazioni. Ciononostante le amministrazioni che si sono succedute hanno fatto poco o nulla per risolverlo».
«Non è più concepibile – dicono - che ai giorni d’oggi vengano costruiti acquedotti “da terzo mondo” con i tubi lasciati sul terreno e che i cittadini pur pagando regolarmente le bollette non possano usufruire di un bene prezioso ed essenziale come l’acqua. Il nostro appello è rivolto all’amministrazione locale e alla società Acque Potabili perché si prodighino a dotare il nostro territorio di una rete idrica efficiente e funzionale, come quella di tutti gli altri paesi civili».

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