Passa ai contenuti principali

Serra D’Aiello. Scavi Temesa. Un incontro e un dolce celebrativo

Fonte Il Quotidiano della Calabria 27.08.08 di Salvatore Muoio

SERRA D’AIELLO – Ancora ritrovamenti e conferme dalla campagna di scavi appena conclusa nell’area del parco archeologico cittadino di “Cozzo Piano Grande”, che mira ad individuare l’esatta ubicazione di Temesa, l’antica città mineraria cantata da Omero, che oramai gran parte degli studiosi posizionano proprio tra i territori di Campora San Giovanni, Serra d’Aiello, Cleto e Nocera Terinese. I lavori che il professor La Torre e gli studenti dell’università di Messina, assieme all’archeologo Fabrizio Mollo, coordinati dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Calabria, hanno portato avanti per più di due mesi, forniscono ulteriori dati di innegabile evidenza che sono stati divulgati durante un dibattito pubblico tenuto a Serra sabato scorso, durante il quale, secondo le intenzioni dell’amministrazione comunale e del Gruppo Archeologico Alybas, che continua a seguire sul campo tutte le campagne di scavi finora effettuate, i numerosi intervenuti hanno potuto prendere visione, attraverso gli audiovisivi proiettati a supporto delle spiegazioni del dottor Gregorio Aversa, responsabile territoriale della Soprintendenza e quelle del dottor Fabrizio Mollo, l’archeologo che da anni porta avanti le ricerche su Temesa, delle nuove scoperte che danno forza alla tesi che vede Temesa posizionata in quel territorio.
Risultati che, come ha tenuto a precisare il sindaco Antonio Cuglietta, chiamano ad un riscontro concreto la Regione che ha ricevuto i progetti di realizzazione di altre importanti campagne di scavi utili, secondo gli scienziati, a portare alla luce, nell’area “Principessa” di Campora, la parte più urbanizzata della città omerica. Infine, “le Cupoline della principessa di Temesa”, il gustosissimo dolce preparato per l’occasione dall’artista pasticcere Salvatore Perri, ha finito per incantare gli intervenuti al dibattito almeno quanto la storia millenaria dell’antica città mineraria.

Commenti