Un'area di circa 600 mila metri quadri, nei pressi del fiume Olivo, in cui sarebbero stati interrati rifiuti speciali pericolosi per l'ambiente e la salute pubblica e' stata sequestrata in Calabria tra i comuni di Aiello Calabro e Serra d'Aiello, nella zona del Tirreno cosentino.
Il sequestro e' stato eseguito dal Nucleo speciale di intervento del Comando generale delle Capitanerie di porto su disposizione del pm della Procura della Repubblica di Paola Francesco Greco.
L'inchiesta che ha portato al sequestro dell'area riguarda l'illecito smaltimento di rifiuti lungo tutto il bacino del fiume Olivo e interessa, oltre ai comuni di Aiello Calabro e Serra D'Aiello anche quelli di San Pietro in Amantea e Amantea. Dall'inchiesta della Procura di Paola, che va avanti da alcuni mesi, sarebbe emersa una consistente attivita' dolosa di smaltimento di rifiuti pericolosi. La nocivita' dei rifiuti sepolti nell'area e' stata accertata dai tecnici dell'Arpacal, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Calabria, e dai consulenti nominati dal pm Greco.
C'è il rischio che si tratti di prodotti radioattivi?
RispondiEliminaLo chiedo perche,se fossero soltanto chimici,finche i fusti sono sigillati,non c'è rischio di contaminazione ambientale.
Al momento, non si sa ancora di che tipo di rifiuti tossici si tratti.
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