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Querelle sulla Pro Loco. Una lettera aperta dell'Udc locale

Il commissariamento, nella normativa che regola il funzionamento delle Pro loco iscritte all’Albo regionale e all’Unpli, è contemplato?
La querelle che sta animando il dibattito sull’associazione turistica cittadina era sorta, come si ricorderà, all’interno di una assemblea tenutasi un paio di settimane fa, durante la quale a seguito dell’annuncio delle dimissioni ancora non formalizzate del presidente protempore, si decise di seguire la strada del commissariamento. Una soluzione però che l’indomani, con l’uscita dei resoconti di stampa, fonti autorevoli del settore hanno escluso poiché – a quanto dicono - non sarebbe prevista.
Intanto, in attesa di un chiarimento definitivo da parte degli organi competenti, sull’argomento registriamo l’intervento del Movimento giovanile locale dell’Udc che ci ha inviato una lettera aperta indirizzata agli assessorati al turismo di regione e provincia relativa allo stato di inattività della Pro Loco di Aiello Calabro.
Nella lettera, i giovani del Movimento Udc fanno presente agli assessorati destinatari che «ai sensi dell’art. 10 della legge regionale n°5 del 7 marzo 1995, spetta all’assessorato al turismo il controllo sulle varie Pro Loco». In particolare, segnalano che «il tesseramento non avviene da anni violando il punto 2 dell’art. 2 della sopra citata legge che garantisce a tutti i domiciliati e residenti nel comune la possibilità di iscriversi all’associazione». Ma l’elenco delle inadempienze individuate nel documento contempla anche che la Pro Loco «non sostiene attività di alcun tipo dal 2003», che «le assemblee non vengono convocate regolarmente» e che «non sono mai stati rinnovati il consiglio di amministrazione e il consiglio sindacale previsti dall’art. 3 della legge n°5 del 95».
«È evidente – è scritto ancora nella missiva - che di fronte a tale situazione l’unico rimedio possibile è il commissariamento per poi avviare il tesseramento e passare all’elezione del presidente e dei vari organi statutari».
Quale che sia la giusta strada da seguire (è opportuno a questo punto un intervento chiarificatore da parte della Provincia e dell’Unpli), sarebbe oltremodo utile percorrerla in fretta per dotare nuovamente la cittadina di una Pro loco che funzioni a dovere. Aspettiamo gli sviluppi e speriamo che presto si trovi una soluzione condivisa.

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