Passa ai contenuti principali

Un Referendum per intitolare il Campo Sportivo

Titolare il campo sportivo a uno o più personaggi che hanno legato la loro vita alle vicende quotidiane del nostro paese. Promuovendo, nel contempo, il massimo coinvolgimento possibile della cittadinanza in modo da evitare che la scelta sia ristretta alla esclusiva competenza del Consiglio Comunale.

Su queste basi, è stata indetta la consultazione popolare che si svolgerà domenica prossima 16 settembre, dalle 14.30 alle 18, durante lo svolgimento della partita di “Coppa Calabria” (SS. Aiello Vs Zumpano).

Il nuovo impianto sportivo, fiore all’occhiello dell’attuale Amministrazione, come si ricorderà, era stato inaugurato nel dicembre 2005, dopo che, al seguito del sequestro perché non a norma con le vigenti leggi, il comune aveva provveduto a dotarlo di tribune, spogliatoi, bagni, un buon terreno di gioco, e di un impianto di illuminazione. Da allora, però, tanti sono stati i nomi, tutti più che meritevoli, a cui dedicare il campo di calcio. Da qui, la decisione da parte dell’Assise civica, di coinvolgere attivamente la cittadinanza. Alla consultazione, per come previsto dalla commissione consiliare appositamente delegata dal Consiglio Comunale, potranno partecipare tutti i cittadini iscritti alle liste elettorali; e le ragazze e ragazzi residenti ad Aiello Calabro con età compresa fra i 10 e i 17 anni che potranno esprimere regolarmente le loro preferenze. La votazione – è scritto sull’avviso pubblico - avverrà su schede prestampate sulle quali, per evitare la frammentazione del voto, saranno indicati almeno 5 nominativi individuati dalla Commissione. Ogni elettore potrà esprimere 2 preferenze e saranno ritenute nulle le schede che conterranno indicazioni superiori a questo numero. A scrutinio effettuato, la commissione indicherà il nome di una o più persone cui titolare il campo sportivo da sottoporre all’approvazione definitiva del Consiglio Comunale.

I nominativi presenti sulle schede prestampate sono: Ciccio Russo, Peppe Amendola, Peppe Bennardo, Simone Maione e Francesco Caferri.

Commenti