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Una nuova Sinistra per Aiello

Costruiamo, insieme, una nuova Sinistra Democratica. È l’invito che Tonino Simone, già diessino ed ora esponente del Movimento nato dalle mozioni Mussi-Angius, rivolge alla sinistra aiellese in una sua articolata riflessione che prende in esame, dopo i recenti congressi nazionali della Margherita e dei Diesse, la definitiva scomparsa dalla scena politica nazionale dei due partiti e la prossima nascita del Partito Democratico.

Per Simone, la necessità politica di tale operazione, sebbene giustificata dall’esigenza di aprire un nuovo ciclo storico nella vita politica nazionale, ha seguito però un «percorso frettoloso ed al buio», ed «ha creato nell’immaginario collettivo molte perplessità e molti dubbi, diffidenze e scetticismo se non addirittura contrarietà anche in ampi settori della società civile tradizionalmente vicini ai partiti medesimi».

«Sicché – spiega Simone - il processo di unificazione, specie nei Ds, ha portato alla separazione ed al divorzio anche di molti iscritti e simpatizzanti in quanto consapevoli della costruzione di un futuro incerto e privo di reali valori di sinistra; della non chiara ed inequivocabile collocazione del nascente partito unico nel contesto politico internazionale; della aleatoria questione circa la capacità di difendere la laicità dello stato, specie dopo la massiccia ingerenza della chiesa su una miriade di problemi che riguardano le questioni sociali, la difesa della dignità della persona, la libera autodeterminazione di ciascun cittadino». Il rischio, secondo l’autore della lettera aperta, è quello di avere una sinistra debole, «oggi più che mai necessaria per difendere la democrazia, i ceti più deboli, la tenuta stessa del centrosinistra, la difesa di tante conquiste come il divorzio, l’aborto, lo statuto dei lavoratori, il diritto egualitario al lavoro, alla salute ed all’istruzione».

Nella seconda parte della nota, si prospetta invece la necessità di contribuire alla costruzione del Movimento “Sinistra Democratica per il socialismo europeo”. «Un movimento con l’obiettivo nobile non di formare un nuovo “partitino” della martoriata e frammentata sinistra italiana, ma di unire in un unico soggetto politico moderno, tutte le forze che si richiamano ai più nobili valori del socialismo e del riformismo europeo, per far rivivere quei grandi sentimenti di impegno e partecipazione, per riproporre con più forza e realismo quelle grandi questioni etiche e morali che il defunto compagno Berlinguer ha lasciato in eredità non sola all’Italia ed all’Europa di ieri, ma al mondo intero ed alla storia».

«Ad oggi – conclude Simone - le aspettative appaiono ampiamente lusinghiere, vista la massiccia e convinta partecipazione di compagni e cittadini alle prime riunioni di organizzazione del movimento e scala regionale e provinciale. Segno questo che il tentativo politico di creare una nuova sinistra democratica, prima ancora che una necessità, è un dovere morale verso quanti sono rimasti orfani di un soggetto politico che sappia ancora dire qualcosa di serio di sinistra. L’augurio è che anche Aiello Calabro non si sottragga a questo dovere storico».

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