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Il trovatello Arturo/Power

AIELLO CALABRO – Dopo ben due anni dalla scomparsa, quando aveva perduto ogni speranza, una signora di Roma ritrova il suo cane in Calabria. La storia da “chi l’ha visto”, in versione canina con lieto fine – che ci è stata appena raccontata -, inizia in una brutta giornata di pioggia quando Power (questo il nome del meticcio, un incrocio tra un pastore tedesco ed un labrador) si allontana da casa sulle tracce della sua inseparabile padrona che era dovuta partire per qualche tempo. Le strade di Roma sono tante e Power finisce per perdersi. Per fortuna incontra Vincenzo, un ragazzo calabrese, che lo nota spaesato e infreddolito nei pressi di un centro sportivo dove lavora dalle parti di Roma sud. Tra i due nasce subito una grande amicizia. Vincenzo però sa che il cane di grossa taglia – che porta un collare bordeaux con le borchie ottonate - si è smarrito e che i suoi proprietari lo stanno certamente cercando. Comincia a chiedere in giro, ma per diverse ragioni, le ricerche, da una parte e dall’altra (è stato persino dato l’annuncio dello smarrimento durante una rubrica televisiva di “Buona Domenica” condotta da Enrica Bonaccorti), rimarranno senza alcun sito. Così Vincenzo decide di adottare Power che ribattezza Arturo. Ma il giovane e la sua compagna Federica, lavorano tutto il giorno e il grosso cane – nonostante abbia a disposizione un bel giardino - soffre la solitudine delle lunghe giornate romane. Dopo un po’, anche se a malincuore, arriva la decisione di portarlo giù in Calabria, dove vivrà in campagna dalla famiglia della sorella di Vincenzo. Qui, nella nuova residenza, il meticcio marrone - a cui tutti si affezionano, specialmente la piccola Sabrina - mette su famiglia con tanto di piccoli al seguito. In fondo al cuore, però, forse non ha mai dimenticato la sua prima padrona Anna. Forse un giorno potrà rivederla. Chissà. Il desiderio di Arturo comincia ad avverarsi nel mese di marzo scorso. L’occasione è il compleanno di Vincenzo. Giada, sua cognata, gli compone al computer un biglietto di auguri con le foto dei familiari e di Arturo. È soddisfatta del piccolo lavoro, così lo stampa e, prima di darlo al festeggiato, lo mostra ad una collega che si chiama Dora, la quale, neanche a farlo apposta, è la figlia della signora Anna, la proprietaria di Power/Arturo. In breve tempo si organizza la trasferta in Calabria. Dora, prima di annunciare la bella notizia del ritrovamento alla madre, vuole essere certa che si tratti davvero del loro cane. L’epilogo è di quelli strappalacrime. Carezze, baci, salti di gioia. Poi, il viaggio di ritorno verso Roma e l’incontro con la ignara signora Anna. Immaginatevi la immensa gioia della signora romana per aver ritrovato il suo cucciolone Power. Una volta tanto, tra i tanti, troppi episodi di abbandoni di animali che si sentono in giro, una bella storia di Pasqua che si conclude nel migliore dei modi.

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