BELMONTE CALABRO, 31 marzo 2011 – Acqua bene comune a gestione pubblica per cui la proprietà e la gestione del servizio idrico integrato di questa fondamentale risorsa umana devono restare pubbliche e sono prive di rilevanza economica. Questi i principi che la delibera votata all’unanimità nell’ultimo Consiglio Comunale hanno introdotto nello statuto del comune di Belmonte Calabro. La delibera che ha apportato questa importante modifica alla carta fondamentale della località tirrenica è stata proposta dal primo cittadino, Luigi Provenzano, su sollecitazione del comitato referendario locale “Due si per l’acqua bene comune” che si è costituito nelle scorse settimane ad Amantea. Questa decisione permetterà anche al comune di Belmonte Calabro di avviare un diverso e più funzionale modo di gestione delle proprie risorse idriche allontanandosi dalla logica della mercificazione di un bene essenziale quale è l’acqua per la stessa sopravvivenza del genere umano.
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