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Dal Caso Mills alle Navi dei Veleni. L'armatore della Mare Oceano, Attanasio, è lo stesso del processo al legale inglese



di Fabio Storino



E' tutta una storia di coincidenze, questa. Per coincidenza, al largo di Cetraro, si scopre una nave che non doveva esserci. La fa scoprire un pentito della 'ndrangheta, che ne fornisce le coordinate. La Regione dispone analisi e vede oblò e fusti e un potenziale pericolo per la salute pubblica. Bisogna indagare a fondo. E per coincidenza, le competenze in questa faccenda sono tutte del governo. Che ha come ministro Stefania Prestigiacomo e come premier Silvio Berlusconi.

A questo punto, cioè per fare delle analisi degne di questo nome, rimane da scegliere una nave, bisogna attrezzarla, farla salpare e portarla fino al punto indicato. Ora: in Italia gli armatori si sprecano. Per avere contezza basta collegarsi al sito navi oceanografiche. Per coincidenza la scelta del governo ricade sulla "Mare Oceano". Che, sempre per quegli scherzi che ti fa il caso quando sarebbe meglio che si facesse gli affari propri, appartiene alla categoria"Armatori del Monte di Procida". E più in particolare alla famiglia Attanasio.

Ecco, a questo punto finiscono le coincidenze e cominciano i fatti, le dichiarazioni e le connessioni.

E salta fuori che Attanasio non è esattamente un nome sconosciuto alle cronache, soprattutto a quelle giudiziarie.

Il collegamento con il Governo (e con il premier Berlusconi) arriva dirrettamente da uno dei processi più scottanti, tornato d'attualità dopo la condanna di David Mills, l'avvocato inglese che avrebbe, secondo i giudici, coperto Berlusconi in cambio di una sostanziosa somma di denaro. Ecco, è proprio in riferimento a questa somma che la storia dell'armatore si interseca con i destini dell'uomo che governa il Paese.

Attanasio armatore napoletano di 56 anni, è stato chiamato in causa da Mills e dal premier Silvio Berlusconi per il bonifico da seicentomila dollari sul quale indagavano i magistrati di Milano. Secondo la Procura, la somma costituiva un "regalo" di Berlusconi all'avvocato d'affari che lo aveva tenuto al riparo da un'inchiesta giudiziaria. Ricostruzione prima confermata e poi smentita da Mills che ha detto:"Quei soldi provenivano da Attanasio, non dal premier italiano".

Una versione che contrastava con quanto riferito da Attanasio ai pm Alfredo Robledo e Fabio De Pasquale. Agli inquirenti, l'armatore ha negato di aver dato ordine di far confluire somme di denaro dalle Bahamas sul conto aperto da Mills presso una banca di Ginevra.

Anche perché, ha evidenziato: "Faccio presente che intorno alla metà di luglio del 1997 io sono stato arrestato con un'accusa di corruzione e sono rimasto detenuto per due mesi nel carcere di Salerno. Francamente, pensare di dare istruzioni a Mills dal carcere sarebbe stato, oltre che quasi impossibile, anche rischioso, perché gli inquirenti di Salerno erano particolarmente interessati alle mie relazioni d'affari con Mills".

Ma chi è Diego Attanasio? Originario di Monte di Procida, armatore come già il padre Mario, l'Attanasio può vantare una flotta composta da sette navi oceanografiche. La "Italica", con scafo in acciaio, ha preso parte al progetto internazionale "Antartide". Nel 1997, i guai con la giustizia. L'imprenditore resta coinvolto nelle indagini della Procura di Salerno su un immobile acquistato nella zona Asi della città. Raggiunto da ordine di custodia il 18 luglio 1997, rimane agli arresti settanta giorni. E riappare nella ritrattazione di Mills. La sua strada e quella del governo si sono di nuovo incrociate al largo di Cetraro. A qualche metro di distanza da una nave che, dopo i presunti veleni, sembra portare un carico di misteri.

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